Da un po’ di tempo a questa parte si parla spesso di Costituzione. Se ne parla soprattutto in occasione di grandi feste nazionali, quando le ricorrenze sono strettamente legate alla nascita e alla vita della nostra Carta fondamentale, alla sua natura etica e giuridica, al suo essere lo specchio di una società che nasce da una volontà comune, che tende ad armonizzare la vita, rendendola sempre più capace di crescere nella maturità e nella consapevolezza, nella pace e nel rispetto, nella libertà e nell’educazione.
La società è un mosaico di straordinaria bellezza, dove ciascuno ha un posto privilegiato, un posto che assume una rilevanza incredibile e dove l’armonia nasce dalla somma di intelligenze e di volontà che si mettono insieme per dare una forma sempre più nuova, moderna e autorevole alla vita d’insieme. Essere membri di una società è un privilegio? Certamente sì, perché consente di creare una interessantissima serie di interconnessioni e di legami che, sapientemente costruiti e valorizzati, danno il senso dell’energia che una comunità è in grado di esprimere. In una società ci sono regole comuni, diritti e doveri, ordinamenti e indicatori che fanno sì che la vita possa delinearsi più dinamica, armonica e sicura, avendo una linea di condotta comune da seguire.
La Costituzione è un punto di partenza? Certamente. Le regole in essa contenute sono l’inizio di un cammino che può essere meraviglioso, se lo si sa cogliere e orientare. La nostra Carta fondamentale è dinamica, nel senso che definisce dei punti fermi da cui partire per una sempre più piena realizzazione dello spirito in essa contenuta. Di solito le regole servono a capire meglio il senso di quello che si fa, a sviluppare una visione più ampia e più vera, a esprimere con maggiore efficacia la propria adesione all’ordinamento democratico. Le Costituzioni democratiche hanno il pregio di essere figlie di volontà libere, di saper cogliere le aspettative della gente, di offrire un terreno su cui costruire la propria identità, mettendo in campo risorse e talenti che altrimenti rischierebbero di essere assorbiti da varie forme di assolutismo.
La Costituzione è una carta fondamentale che va letta, studiata e soprattutto applicata. È grazie a essa, alla sua forza motivazionale, che i cittadini scoprono il senso della storia che stanno vivendo, è rispettandola che la rendono sempre viva e sempre nuova, è impegnandosi che dimostrano di essere coerenti con le volontà dei padri costituenti.
La famiglia e la scuola dovrebbero parlare quotidianamente di Costituzione, come si parla di un’amica preziosa che suggerisce sempre una visione sicura della realtà. C’è nella nostra carta costituzionale l’anima della nostra storia, che chiede con insistenza di essere posta al centro della nostra vita personale, ricordandoci a ogni passo che è già tutto scritto, basta solo rispettare le consegne, mettendole in pratica.
Siamo sicuri di osservarla con tutta quella disponibilità e collaborazione che merita? Siamo sicuri che il testo costituzionale venga presentato, letto e spiegato in famiglia e nelle scuole del nostro Paese, con quella carica motivazionale che merita? Il problema è che spesso anche le cose importanti cadono nel dimenticatoio, un po’ per superficialità e un po’ per mancanza di quella continuità necessaria che favorisce un’acquisizione più matura dei diritti e dei doveri presenti nel nostro documento fondamentale.
Sui diritti e sui doveri bisognerebbe tornare ogni giorno, soprattutto nelle scuole e nelle famiglie, creando un dibattito aperto con le nuove generazioni, sviluppando un rapporto critico in forma propositiva, in modo tale che i nostri giovani si sentano coinvolti, come parte integrante di un mondo che ha bisogno della loro collaborazione e della loro coerenza per diventare sempre un pochino migliore. Ci disperiamo spesso quando assistiamo alle trasgressioni e alle varie forme di violenza poste in essere dal mondo giovanile, diventiamo pessimisti ogni volta che ne constatiamo l’arroganza, ma dovremmo anche pensare un pochino di più per capire questo mondo così carico di energia, orientandolo verso una più solidale comprensione del proprio ruolo all’interno della comunità.
La Costituzione è il punto di partenza per la costruzione di una società forte e dinamica, capace di unire le forze in campo, offre lo spunto per la realizzazione di una personalità sintonica con le aspettative comunitarie, è in questa direzione che occorre procedere, favorendo una sempre maggiore assunzione di senso di responsabilità da parte di tutti, in particolare di coloro che hanno il compito di formare con l’esempio le future generazioni.
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