La sala che ospita il consiglio comunale è stata sede di una conferenza stampa in cui il Sindaco di Varese con gli Assessori interessati, il generale Crescenzo Sciaraffa, comandante provinciale delle Fiamme gialle, Giuseppe Catanoso direttore sanitario di Ats, Lisa Impagliazzo sempre di Ats e il rappresentante dei Monopoli, Francesco Paolo Marinelli, hanno presentato la nuova ordinanza circa la limitazione di orario per l’uso delle macchine da gioco e l’acquisto di “gratta e vinci” e similari.
Del gioco patologico avevo parlato tante volte in passato. La difficoltà principale era che gli enti pubblici si trovavano nella situazione di contrastare fenomeni di gioco compulsivo e dall’altra parte c’è lo Stato che guadagna cospicuamente dal gioco d’azzardo. Ci troviamo dunque in una situazione dove il cane si morde la coda.
Gli enti pubblici, quindi, devono trovare forme di intervento per calmierare comportamenti patologici, ma non tanto da contrastare lo Stato. Sono molto contento che con l’ordinanza si siano posti degli orari in cui le macchine da gioco siano controllate onde evitare abusi. Ciò che però mi rende abbastanza perplesso è che questa iniziativa parte con il freno a mano inserito. Non basta che sia solo un Comune ad intervenire, dovrebbero invece essere i Comuni di tutta un’area omogenea che assumono una stessa decisione.
Così si potrebbero fare dei passi in avanti. Nel 2018, dopo aver scritto al questore abbiamo incontrato la Dott.ssa Deniso della Questura di Varese, facendole presente quanto fosse necessaria l’attività di controllo prevista dalla legge regionale. Questa poneva delle distanze minime tra i luoghi sensibili (scuole et.) e le installazione di locali dove praticare il gioco d’azzardo. C’era anche stata una sentenza numero 626-2018 del Tribunale Amministrativo Regionale di Milano che allargava ai parchi pubblici tale limitazione. Avevo perciò scritto al Sindaco di Varese per chiedere di tener conto di questa sentenza per la situazione di Varese che storicamente pullula di aree verdi aperte al pubblico. Sarebbe, quindi, importante che il Sindaco di Varese, che prima non era mai intervenuto in proposito, abbia ora a sentire anche la questura per unire le forze di contrasto alla ludopatia con la guardia di finanza. Solo un coordinamento tra i sindaci, le strutture di controllo e i numerosi enti si potrà arrivare a poter perseguire risultati concreti. Non penso che si possa arrivare ad un simile traguardo solo con il coinvolgimento di pochi.
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