Come ogni anno in questo periodo, si aggiustano gli ultimi dettagli dei palinsesti per l’autunno, da presentare a stampa e inserzionisti nel corso delle prossime settimane.
La Rai, tutta intenta a “cambiare la narrazione del paese” rimescola anche quest’anno le carte, inoculando qui e là personaggi e format più graditi ai potenti di turno, o semplicemente meno sgraditi.
Il caso che ha tenuto banco è stato quello di Serena Bortone, scontratasi con la direzione generale per il “caso Scurati”, che perde il suo programma “Che sarà”, a favore di un format culturale nella prima serata del sabato, che i più maligni già battezzano come destinato alla chiusura per mancanza di ascolti. Alla domenica, partenza anticipata alle 20.35 di Report: Ranucci non avrebbe gradito, in certe fasce orarie anche mezz’ora di differenza nella messa in onda può terremotare l’auditel.
Arriva da Sky Maria Latella, con lo stesso identico programma “A casa di Maria” (per il quale forse la Rai dovrà acquisire i diritti), anche se l’impostazione – non originalissima – è sempre quella di un talk rarefatto, tra politica, economica e costume.
Entrano nei palinsesti anche Beatrice Venezi, con “Musica Maestro” e Luca Barbareschi con “Terapia di coppia”: dopo 30 anni da “C’eravamo tanto amati”, dedicato ai litigi di coppia a favor di telecamere, l’attore e regista torna insomma sul luogo del delitto.
Mezza bocciatura per Duilio Gianmaria e il suo “Petrolio”, che manco fossimo in clima di austerity anni ’70, diventerà dall’anno prossimo “Gocce di petrolio” e passa dalla seconda serata alle 15.20 del venerdi pomeriggio di Raitre, per la serie “Chi l’ha visto?”, ma la Sciarelli in questo caso non c’entra.
Conferma per Peter Gomez, Paolo Mieli, Giovanni Minoli col suo “Mixer – Storia” e anche per “Presa Diretta” di Iacona, ingressi per Stefano Buttafuoco con “Haka” e Giampiero Marrazzo con “Il posto è giusto”; curiosità (ai limiti dell’autolesionismo) per un nuovo programma dal titolo accattivante: “Magistrati”, sembra una fiction Mediaset anni ’90, ma dovrebbe essere invece una sorta di docu-fiction.
In gran spolvero Massimo Giletti, una delle punte di diamante della Rai del nuovo corso: per lui un programma al lunedì sera chiamato “Infotainment” e anche l’evocativo “G7 Cultura”. Dalle Iene arriva Antonino Monteleone, specializzato in casi di giustizia controversa, e – anche per dare una spolverata trasversale – rientra Roberto Saviano con il suo “Insider”, il lunedì in prima serata, ma solo a settembre.
Ma non credete: questa è solo una selezione di programmi: le novità sono molte di più, scegliete voi se gioire o averne paura.
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