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Apologie Paradossali

PREVENZIONI

COSTANTE PORTATADINO - 28/06/2024

Vessilli regionali in Parlamento (Ansa)

Vessilli regionali in Parlamento (Ansa)

(S) Qualcosa rischia di frantumare l’unità di Italia. Sarà l’autonomia differenziata? O la formazione della Nazionale di calcio? Scrivo dopo lo scambio Calafiori-Zaccagni, un possibile ticket per qualsiasi elezione, ma prima dell’incognito esito della guerra calcistica italo-svizzera, dal cui esito magari poter trarre un’indicazione per la CANTONALIZZAZIONE, passo ulteriore dopo l’autonomia. Qualcuno teme che ai prossimi Mondiali concorreranno tante “nazionali”, pardon “regionali”, quante le regioni che avranno richiesto la ‘differenziata’? È successo alla Yugoslavia, perché non a noi?

(O) Non temere, la ‘differenziata’ finirà nella differenziata, intesa come spazzatura, dopo l’inevitabile referendum, che piaccia o no, sarà sempre abrogativo.

(C) La coesione nazionale è una cosa più seria di quello che si immaginano quelli che oggi la vedono minacciata. Comincia dal rispetto politico, anche per l’avversario, essenziale alla democrazia e per la gente comune, come capì in tempi lontani un Ministro come Togliatti che fece approvare un’amnistia per i fascisti, quelli veri. In tempi recenti, dal confronto delle idee si è passati alla delegittimazione dell’avversario.

(O) Diamone il merito a Bossi! L’ha inventato lui e Salvini l’ha solo portato al culmine. Ma buona parte del merito (o no?) è dei socialmedia, della necessità irreversibile di spararle grosse in un breve spazio, che facilita l’insulto più del ragionamento.

(S) Ma semina discredito e astensionismo.

(C) Non conoscendo alcun rimedio a questa malattia degenerativa della politica, vorrei solo offrire materia di riflessione ai lettori, lasciando loro il giudizio finale.

Che cosa è l’Autonomia regionale approvata dalla Camera ieri?

È la legge basata sul cosiddetto ddl Calderoli che servirà come base «per l’attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia». In sostanza, le Regioni che lo richiederanno potranno acquisire alcune delle competenze che fino ad oggi la Costituzione assegnava allo Stato. Ogni Regione — insieme con i nuovi compiti — riceverà le risorse «umane, strumentali e finanziarie» per svolgerle.

Quali sono i compiti che le Regioni assumeranno una volta completato l’iter dell’Autonomia?

Dipende, per ciascuna Regione, da quali competenze richiederà. Secondo la Costituzione, sono 23 le materie che possono essere affidate alle Regioni. Il Veneto è l’unico che a suo tempo ha chiesto tutte e 23 le materie possibili. Di queste, 9 possono essere trasferite più rapidamente perché non prevedono i Lep, che sono uno dei nodi cruciali della riforma.

Che cosa sono i cosiddetti Lep?

Sono i «Livelli essenziali di prestazione». Per ciascuna materia lo Stato dovrà definire i livelli minimi dei servizi erogati in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. E dovrà ovviamente stabilire le risorse necessarie a garantirli. Il concetto è lo stesso dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) già in vigore da molti anni (la prima definizione è del 2001) nella sanità.

Quali sono le 9 materie che non dovranno essere subordinate ai Lep?

Le 9 materie che potrebbero teoricamente arrivare più in fretta in quanto non necessitano dei relativi Livelli di prestazione sono: Organizzazione della giustizia di pace; Commercio con l’estero; Professioni; Protezione civile; Previdenza complementare e integrativa; Coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; Casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; Enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; Rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni.”

(C) Questa è solo la prima parte del riassunto di Marco Cremonesi, pubblicato dal Corriere la scorsa settimana, un organo di stampa non troppo favorevole all’attuale governo. Per brevità rimando alla prossima volta altri elementi e alcune mie considerazioni, quando sapremo se Mattarella avrà promulgato la legge o vi avrà riscontrato vizi di legittimità costituzionale. I lettori comincino a farsi un’idea

(S) Intanto avremo saputo anche se la Svizzera frantumata dalla sua antica cantonalizzazione sarà stata sepolta di gol dalla non ancora differenziata Nazionale (come comunque mi auguro) oppure avrà fatto la sua orgogliosa figura di Nazionale unita, pur connotata dalla presenza di ex-africani, di ex-kossovari, di ex-sudamericani.

(C) Confermo. Se la coesione di un popolo riesce a venire prima delle divisioni amministrative, della provenienza geografica, del colore della pelle, c’è speranza che anche le pregiudiziali ideologiche possano essere superate.

(S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti (C) Costante

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