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Attualità

UNA VIVIBILITÀ SOSTENIBILE

SANDRO FRIGERIO - 28/06/2024

Nicoletta San Martino

Nicoletta San Martino

Il conto alla rovescia è cominciato: tra sei mesi, dal primo gennaio 2025 la TARI, Tassa sui Rifiuti diverrà TARIP, “Puntuale”, con una quota in funzione della Indifferenziata conferita nei cassonetti. L’amministrazione comunale punta non a più entrate ma a comportamenti che premiano chi più differenzia. “Dopo le vacanze valuteremo i dettagli, ma l’incidenza della parte variabile sarà inizialmente modesta. Gli esperti interpellati ci dicono che già la consapevolezza della presenza di una misurazione, che avverrà attraverso i chip inseriti nei sacchi obbligatori, contribuisce a ridurre i volumi di oltre il 10 per cento”, spiega Nicoletta San Martino, l’assessore all’Ambiente, Sostenibilità Sociale ed Economia Circolare.

Come si comporta Varese quando conferisce i rifiuti, un servizio che presenta un conto da 14 milioni di euro (il costo del servizio della concessionaria Sangalli)? Secondo l’Agenzia regionale ARPA, ogni lombardo produce 464 kg di rifiuti ogni anno, la città di Varese è a 463 (Busto è a 421 e Gallarate a 497). Per Legambiente, nel 2022 ogni varesino produceva 140 Kg di indifferenziata, che finisce nel termovalorizzatore o in impianti di trattamento. Tale dato poneva Varese al sesto posto tra i comuni capoluogo lombardi con il 69,8% in una classifica guidata da Mantova (82,9%), Cremona (77,0%), Bergamo (76,7%) e chiusa da Milano (62,1%), Pavia (60,3%) e Sondrio (53,3%). I dati provvisori 2024 parlano per Varese di un buon 73%.

Nell’ultimo anno, le maglie hanno cominciato a stringersi, puntando su informazione ed educazione: “Si è cominciato con i cassonetti condominiali per l’indifferenziata, a marzo è arrivato l’ uso dei soli sacchi “ufficiali”, per abituare l’utenza ai nuovi utilizzi. Progressivamente abbiamo introdotto i “bollini”: prima il richiamo, poi il non ritiro dei difformi, infine le sanzioni, estese anche al contenuto dei sacchi ispezionati” ricorda San Martino. “C’era un problema di informativa e abbiamo provveduto. In centro abbiamo registrato in pochissime settimane tra maggio e giugno un drastico calo delle irregolarità. Il servizio è stato potenziato e alla raccolta quotidiana si sono aggiunti interventi nel la giornata, l’uso delle idropuliltrici ha permesso un salto di qualità”. sottolinea ancora. “Un bilancio dell’operato di Sangalli? In due anni il servizio si è affinato, alcune raccolte sono migliorate, sono aumentati i cassonetti, anche se forse vanno adeguati quelli per carta e cartone: c’è una disponibilità all’ascolto positiva.”

La scommessa continua. La vasta delega, introdotta per la prima volta con la nuova giunta ed estesa anche al verde “esterno” ha nella Sostenibilità la sua parola chiave. “La riduzione dello spreco attraverso il recupero delle eccedenze – alimentari e non solo – contribuisce alla riduzione del disagio sociale, all’attività di associazioni e naturalmente a ridurre il volumi dei rifiuti e abbassare i costi”, dice l’assessora.

Nicoletta San Martino sa bene che cosa sia la sostenibilità anche sul piano personale, visti i cinque figli – tra Millennials e Generazione Z – cresciuti mantenendo un’attività lavorativa, prima per aziende in ambito commerciale, finanziario, della comunicazione e infine per il terzo settore. Senza un passato politico, in virtù del lavoro svolto si è trovata in prima fila: “Per sette anni sono stata dipendente di un banco di solidarietà alimentare, che si occupava della raccolta e distribuzione delle eccedenze di alimenti. Se per il conservato era

San Martino e Gadda

San Martino e Gadda

tutto ok, il problema era il fresco, in particolare la frutta. Così segui il progetto di trasformazione di questa in marmellate. Fu un successo. La notizia giunse all’on. Maria Chiara Gadda, di Italia Viva, che mi invitò al primo convegno della mia vita in cui intervenivo come relatrice. Lei stava preparando la legge 166 del 2016, la cosiddetta Legge Antisprechi, che affronta un problema, lo spreco alimentare, che in Italia vale 12 miliardi di euro. Da lì nacque una amicizia fino all’invito a presentarmi alle elezioni nel 2021.

Se differenziare i rifiuti è importante, non meno lo è non produrli, da qui il sostegno a iniziative come “Ri-hub” un progetto nato dalla collaborazione, anche con bando regionale, tra i Comune e una serie di partner tra cui Nonsolopane, la Croce Rossa Italiana, il Pane di Sant’Antonio (Casa della Carità). Una pattuglia di bici-cargo elettriche raccoglie presso i negozianti aderenti (una scelta volutamente “local”) le eccedenze di giornata per portarle al centro di smistamento dove sono distribuite alle associazioni che ne fanno richiesta. E non solo di alimenti si tratta, perché uno dei compiti affrontati, ricorda l’assessora, è stato quello del riuso anche dell’abbigliamento, attraverso organizzazioni del terzo settore, con una raccolta più trasparente, affidabile e organizzata, destinata sia alla distribuzione di abiti ai bisognosi, sia alla rivendita con scopi benefici. L’economia circolare si fa anche su due ruote, se sta in equilibrio.

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