Soltanto un mese fa avevamo celebrato il ritorno in serie A della Amca Elevatori Handicap Sport, la squadra varesina di basket in carrozzina protagonista di una bellissima impresa sportiva: 12 vittorie una in fila all’altra che le erano valse il ritorno nella massima categoria.
Ora, appunto a un mese di distanza, il clima non è più così euforico: la dirigenza della Handicap Sport Varese ha deciso di rinunciare alla partecipazione al prossimo campionato di serie A e di ripartire nuovamente dalla serie B, una scelta ancor più dolorosa perché in coincidenza con i 40 anni di attività del sodalizio biancorosso.
Le ragioni, come è facile intuire, sono di carattere economico: la partecipazione alla serie A, con un briciolo di ambizione legata peraltro al conseguimento della semplice salvezza, avrebbe avuto un costo quantificabile in circa 150.000 euro e i frenetici tentativi di raggranellare questa somma nel breve lasso di tempo intercorso tra il conseguimento della promozione e la scadenza dei termini per l’iscrizione al campionato non hanno sortito l’effetto sperato. Così, molto a malincuore, il direttivo della società (il presidente Carlo Marinello, il vicepresidente Antonio Bazzi, il consigliere Giorgio Pedraccini e la segretaria Elena Missaglia) ha optato per la soluzione più drastica, comunicata sabato scorso alla Fipic (Federazione italiana pallacanestro in carrozzina).
Sicuramente, e ne avevamo parlato il mese scorso, la decisione è scaturita anche nel ricordo di ciò che era avvenuto una decina di anni orsono, quando (era il 2013) l’Handicap Sport Varese era ritornata dopo diversi anni in serie A e, sulle ali dell’entusiasmo, aveva deciso di allestire una squadra tanto competitiva quanto costosa. Quegli esborsi valsero un terzo posto in campionato e in Coppa Italia, ma ci volle poi un po’ di tempo per riportare l’equilibrio nelle casse societarie; e stavolta Marinello & C. non se la sono sentita di rischiare di nuovo.
Ora però altri elementi rischiano di complicare non poco il futuro a breve termine della Handicap Sport Varese. Lo scorso anno la società aveva deciso di puntare moltissimo su Alessandro Pedron, 26 anni, affidandogli la guida tecnica e un ruolo importante anche da giocatore. Quest’anno Pedron ha scoperto non soltanto di essere un promettente allenatore ma di poter dire la sua anche come giocatore, vista la ancor giovane età, il ruolo che ricopre con coefficiente 1 e i progressi davvero sorprendenti compiuti nell’ultimo periodo; e poiché si sono fatte sentire anche sirene dalla serie A, è pressoché certo che Pedron accantonerà per ora le ambizioni da allenatore e si concentrerà sul campo, magari anche con mire azzurre.
Un’altra defezione pesantissima, salvo ripensamenti dell’ultimissima ora, sarà quella di Gabriele Silva, da anni miglior realizzatore e miglior rimbalzista della squadra; il capitano ha deciso di concedere più tempo alla famiglia e non lo si può certo criticare. La possibilità di schierare in quel ruolo il “normodotato” Riccardo Marinello può supplire in parte ma è scontato che per compensare i punti e i rimbalzi garantiti da Silva ci vorrà un intervento sul mercato.
Una delle fortune della scorsa stagione era stata per l’Amca Elevatori la presenza di due giocatori stranieri molto positivi in campo e fuori. Purtroppo lo spagnolo Xabier Iragorri ha deciso di fare ritorno in patria, mentre pare sicura la riconferma del marocchino Abdelkhalak Samadi.
<È certo che dovremo intervenire sul mercato – spiega il presidente Carlo Marinello – per avvicendare Silva con un “punti 4” o un “punti 4,5” e Pedron con un “punti 1”, perché non possiamo chiedere a Fiorentini di reggere per 40 minuti. Per questo attendiamo anche le mosse di Taranto, che potrebbe rinunciare alla serie B e che libererebbe dei giocatori per noi interessanti>.
Per il nuovo allenatore ci sono un paio di contatti: <Cerchiamo un tecnico che venga dal settore – dice ancora Marinello – e che sia disponibile per un ciclo triennale che ci consenta un po’ di rifondarci; ciò che avremmo voluto fare con Pedron>.
In ogni caso, il tempo stringe… <Non intendiamo andare al di là di metà luglio – conclude il presidente – e per quella data la nuova Handicap Sport Varese dovrà essere fatta>.
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