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Opinioni

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ARTURO BORTOLUZZI - 31/05/2024

Piazza San Maurizio a Vedano Olona

Piazza San Maurizio a Vedano Olona

L’Associazione Amici della Terra Varese ODV, che rappresento, ha scritto più volte al Sindaco di Vedano Olona per quanto riguarda la Piazza S. Maurizio. L’Amministrazione comunale voleva rendere decoroso il parcheggio delle auto nella piazza che era diventato caotico e incontrollato. Il Comune voleva anche valorizzare il patrimonio arboreo della piazza costituito da tigli in buono stato di conservazione e amati da molti cittadini. Il Comune, da questo punto di vista, però, voleva sostituire queste piante con altre di piccole dimensioni.

Dato che la ristrutturazione della piazza aveva bisogno del parere della soprintendenza in considerazione dell’importante intervento, Amici della Terra Varese, in virtù del fatto che il Comune non si è mai messo in relazione con l’associazione medesima e con i cittadini residenti, ha interpellato il Difensore civico perché fosse applicata primariamente la legge che ricordiamo obbliga gli enti a rispondere alle richieste loro avanzate nel termine massimo di 60 giorni. Una simpatizzante, cittadina di Vedano Olona, ha voluto prendere “il toro per le corna” e ha consegnato alla soprintendenza un’indagine del Dott. Zanzi, esperto qualificato agronomo, sullo stato di salute dei tigli e sulla necessità che gli stessi non venissero soffocati da un’eccessiva asfaltatura. La soprintendenza ha così espresso un parere negativo sul progetto di ristrutturazione della piazza imponendo che fosse garantita la vita dei bei tigli che quindi non dovevano essere sacrificati.

Ciò detto l’Associazione si è rivolta al Difensore Civico Regionale perché potesse risultare da un documento ufficiale come il Comune intendesse comportarsi a questo punto. L’Amministrazione comunale ha risposto dicendo di aver attuato tutte le buone pratiche per preservare le piante in questione e di essere sorpresa che venga messo in dubbio l’operato di un’amministrazione che ha sempre posto la tutela dell’ambiente, la preservazione del verde sia pubblico che privato nonché la riduzione del consumo di suolo al primo posto negli interventi con particolare attenzione alla de-impermeabilizzazione delle aree pubbliche e il rispetto dell’invarianza idraulica.

Peccato che il Comune stesso non abbia mai voluto interloquire con l’Associazione Amici della Terra Varese che si era ad esso rivolta a lui per posta certificata ed anche a simpatizzanti, cittadini dello stesso comune, che si erano allo stesso indirizzati per chiedere delucidazioni. La morale di questa azione è che le questioni ambientali non vengono realizzate solo per l’impegno di un’associazione di tutela dell’ambiente, ma anche con l’ardimento di più cittadini volti a consentire l’attuazione non soltanto delle leggi vigenti, ma anche di quello che può essere una semplice attenzione al proprio patrimonio storico e naturalistico. Gli enti poi dovrebbero capire che sono tenuti per legge a rispondere alle domande loro poste.

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