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Attualità

RACER

FLAVIO VANETTI - 31/05/2024

racerNon c’è solo la voglia di far rinascere i velivoli supersonici ad uso civile, il mondo dell’aviazione oggi esplora anche altre strade. Una di queste, per certi aspetti la più suggestiva, è quella di combinare le caratteristiche di un elicottero a quelle di un aereo ad ala fissa. I convertiplani sono stati la soluzione più logica e immediata, ma il loro sviluppo, come vedremo, è risultato piuttosto complicato. È anche per questa ragione che Airbus Helicopters ha compiuto una scelta alternativa per creare il velivolo “minotauro”. Si chiama Racer e nei giorni scorsi sulla base di Marignane, nel sud della Francia, è stato svelato al pubblico.

Frutto di sette anni di studi e di sviluppo, questo ibrido sembra a prima vista un normale elicottero, con il classico, grande rotore centrale. Ma poi si scopre che c’è molto altro. Ovvero: una coppia di ali unite, in modo da dare l’idea di un rombo, che alle estremità si agganciano a due motori con eliche in modalità “spingente”. La coda è poi asimmetrica e sono stati adottati ulteriori accorgimenti per avere un avanzamento equilibrato. Essendo un velivolo che nasce con una visione ecologica del volo, è anche previsto che possa operare con uno solo dei propulsori “da aereo” funzionante.

La configurazione adottata ha una finalità precipua: abbreviare i tempi di risposta nelle operazioni d’emergenza e critiche (soccorsi e salvataggio), quelle per le quali il Racer – data la sua agilità – è stato prima di tutto pensato. Essere sempre e comunque un elicottero, dà vantaggi, mentre le eliche “push” incrementano la velocità massima, di sicuro la capacità di ruotare su sé stesso e forse pure la possibilità di rimanere di più “fermo in aria”. “Ci sono missioni in cui l’accesso più rapido possibile alla zona è vitale. Parliamo spesso della ‘golden hour’“, ha affermato Bruno Even, amministratore delegato di Airbus Helicopters, riferendosi alla finestra temporale cruciale per fornire assistenza medica tempestiva.

Durante la dimostrazione, il Racer ha volato davanti al pubblico e ha messo in mostra le sue qualità esclusive. Airbus prevede che il velivolo “minotauro” possa raggiungere i 400 orari in crociera, superando nettamente gli elicotteri civili convenzionali che viaggiano a circa 200 orari. Ma il focus, come detto, è stato anche e soprattutto rivolto alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 (-20% rispetto a un aereo convenzionale), in linea con gli obiettivi del programma europeo Clean Sky 2 per il trasporto nei cieli. “La velocità a qualsiasi prezzo, senza tener conto dell’impatto economico e ambientale, non interessa a nessuno”, ha dichiarato Julien Guitton, responsabile dello sviluppo. Il Racer non è il primo tentativo di Airbus di combinare le caratteristiche di un elicottero e quelle di un aereo: nel 2013 ci fu il dimostratore tecnologico X3, che battè il record di velocità per un elicottero, raggiungendo i 472 km/h. Il successore di quel progetto pionieristico è proprio questo “aggeggio” da 200 milioni di euro a esemplare.

La soluzione scelta da Airbus, come ricordato, è alternativa a quella del volo misto portata in dote dai convertiplani, soluzione che continua a seguire ad esempio la Bell Helicopter con il Bell V-280 Valor, in grado di raggiungere i 556 km/h. Peraltro lo sviluppo dei tilt-rotor è tutt’altro che agevole. L’AW609 di Leonardo, per dire, ha volato per la prima volta nel 2003, ma non è ancora iniziata la produzione di serie perché, essendo un convertiplano a decollo e ad atterraggio verticali, è più complicato da certificare per l’aviazione civile. Nel 2016 ci fu poi lo schianto a terra di uno dei prototipi, con la morte di due collaudatori che, eroicamente, riuscirono a evitare di finire sull’abitato di Santhià. Pure il suo omologo militare, il Bell-Boeing V-22 Osprey, in uso negli Stati Uniti, ha avuto vari incidenti perché i piloti trasferiti dagli elicotteri non avevano ancora un addestramento adeguato nella fase critica, quella della transizione dal volo “come un elicottero” a quello “come un aereo”: è stato dimostrato che chi aveva molta esperienza sugli elicotteri finiva con il reagire in modo errato. Questo è un problema che con il Racer di sicuro non si porrà.

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