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Sport

HS, ANNATA STREPITOSA

CLAUDIO PIOVANELLI - 24/05/2024

amca-2024-promossiSembra davvero non conoscere mezze misure la Handicap Sport Varese: lo scorso anno aveva chiuso il campionato di serie A di basket con il peggior bilancio della sua storia, subendo soltanto sconfitte (12 in fila, play out compresi), con la inevitabile conseguenza della retrocessione in serie B.

Quest’anno, anche per festeggiare nel migliore dei modi il quarantesimo anno di attività (la società venne fondata nel 1984), sono invece arrivate soltanto vittorie, 12 in altrettante partite, che hanno determinato l’immediato ritorno in serie A.

Troppo forte la squadra varesina per tutti gli avversari nella fase regolare di campionato: una dopo l’altra, Torino, Bologna, Brescia, Seregno e Parma si sono arrese nelle due sfide di andata e ritorno.

La fase finale del campionato di serie B prevedeva poi il sorteggio di due griglie di quattro squadre ciascuna con le prime due classificate degli altri tre gironi. L’Handicap Sport è stata abbastanza fortunata evitando la semifinale, dal momento che i sardi dell’Asinara di Porto Torres, loro avversari designati dal sorteggio, hanno preferito dare forfeit, scegliendo una competizione internazionale in perfetta concomitanza con l’impegno di campionato. Ma la fortuna per la squadra varesina si è limitata all’aspetto economico (la trasferta in Sardegna, al di là dei disagi, avrebbe avuto un costo non indifferente per le sue casse sempre sofferenti…), perché sul piano sportivo non ci sarebbe stata storia.

Si è così arrivati all’atto finale, la sfida promozione con la S.S. Lazio di Roma, oltretutto con la “complicazione” (generata sempre dal sorteggio) della prima partita da disputare in casa e con la eventuale “bella” nella Capitale.

I biancorossi, però, hanno fatto valere ancora una volta la loro netta superiorità anche al cospetto dei romani, che pure si presentavano con l’eccellente biglietto da visita di un percorso netto nella prima fase di campionato (10 vittorie in 10 partite, come i varesini) e con il successo nei confronti di Lecce (2-1) in semifinale: netto il successo nella gara di andata (58-42) e altrettanto netta la replica una settimana più tardi a Roma in gara 2 (62-48). Significativo che quest’ultimo atto sia avvenuto lo scorso 11 maggio, data simbolo per tutti gli appassionati varesini di basket.

Unico neo nella stagione da incorniciare della squadra biancorossa la mancata qualificazione a una coppa internazionale, obiettivo mancato nello scorso mese di aprile in un concentramento in Turchia. <Ma quella trasferta – osserva il presidente Carlo Marinello – ci è stata comunque molto utile: da una parte abbiamo incontrato avversari più forti rispetto a quelli affrontati in campionato, cosa che ci è servita molto per preparare i playoff, e poi i giorni trascorsi insieme in Turchia sono stati preziosi per cementare ancor più un gruppo già molto coeso che è stato anche la chiave del nostro successo in campionato>.

In effetti bisogna dare atto alla società (fatta di pochi storici personaggi: accanto al presidente Marinello operano il vice Antonio Bazzi, Giorgio Pedraccini ed Elena Missaglia) di avere azzeccato tutte le mosse, a cominciare dalla scelta del nuovo allenatore: dopo la rinuncia di Fabio Bottini, rimasto comunque nell’ambito della H.S. con altri incarichi, si è pensato ad Alessandro Pedron nella duplice veste di tecnico e di giocatore e i risultati… sono lì da vedere. Pedron, in attesa del patentino, è stato affiancato dal presidente, in possesso da anni del documento necessario, ma non c’è dubbio che la farina del suo sacco sia stata in quantità davvero rilevante.

E poi la scelta dei due giocatori stranieri: lo spagnolo Xabier Iragorri e il marocchino Abdelkhalak Samadi si sono rivelati atleti di spessore e persone eccellenti, aiutati peraltro da ragazzi che giocano insieme da anni e con i quali è stato facile rapportarsi.

E adesso… la serie A. Il divario tra il massimo campionato e la serie B è enorme, sotto il profilo tecnico ma anche sotto quello economico (buttiamo lì una cifra: circa 150.000 euro il budget necessario). In passato sono stati commessi errori che la dirigenza non vuole ripetere. Nel 2013 e nel 2014, ad esempio, sull’entusiasmo del ritorno in serie A dopo diverse stagioni, venne compiuto qualche passo più lungo della gamba e le conseguenze, soprattutto di carattere economico, non mancarono di farsi sentire. E due anni fa, dopo avere vinto il campionato di serie B, non venne giustamente valutata la “consistenza” della squadra che si sarebbe schierata al via del campionato di serie A e il verdetto del campo fu impietoso (12 sconfitte in altrettante partite, come già ricordato).

Adesso si vuole procedere con la prudenza consigliata ma anche necessaria e, di converso, con il coraggio che ogni nuova impresa richiede. Tutto starà a trovare il giusto equilibrio; ma conforta la dirigenza biancorossa la presenza di sponsor storici quali l’Amca Elevatori di Varese e la ZMC di Cavaria. Se si aggregassero nuovi amici…

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