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Cultura

NOI, ATLANTIDE E MARTE

FLAVIO VANETTI - 24/05/2024

Il Gale Crater di Marte

Il Gale Crater di Marte

Le anomale quantità di manganese scoperte in quella zona colpiscono, d’accordo. Ma è da tempo che il Gale Crater di Marte incuriosisce. E più in generale il Pianeta Rosso è caratterizzato da un sacco di teorie, che per i più sono da liquidare come complottiste ma che forse meriterebbero di non essere scartate in modo sdegnato. Allacciate allora le cinture e state a sentire, ad esempio, il collega e scrittore Mario Farneti, appassionato e studioso del Pianeta Rosso. “Il fatto che queste scoperte sul manganese riguardino l’area del Gale Crater fanno andare la nostra memoria al Timeo di Platone, nel passo in cui il filosofo greco descrive l’antica capitale di Atlantide come una città a pianta circolare percorsa da ampi canali. Curiosamente è la stessa forma di quel cratere marziano, un tempo anch’esso a forma di anello e circondato dall’acqua. Sul monte Sharp, al centro di Gale, si possono osservare le presumibili rovine di una grande città dalla quale emergono le immagini di una piramide di notevoli dimensioni insieme a palazzi e ziggurat. Che fosse proprio in quel luogo l’Atlantide? Il racconto del suo inabissamento altro non sarebbe se non il ricordo dell’impatto di un enorme corpo celeste che distrusse l’atmosfera e il campo magnetico, riducendo Marte a un immenso deserto inospitale. I suoi abitanti, tecnologicamente evoluti, emigrarono con le loro navi spaziali sulla Terra e la colonizzarono”.

Farneti è in buona compagnia perché la questione Atlantide, insieme ad altre, è trattata da numerosi esperti e ricercatori. Il più noto è l’americano Richard Hoagland, giornalista scientifico ed ex consigliere presso il centro spaziale Goddard della Nasa. In uno dei lavori di punta del suo staff è stato messo a confronto il rapporto tra le strutture “non naturali” dell’area di Marte conosciuta con il nome di Cydonia con la disposizione in circolo delle rocce e delle file di menhir di Silbury Hill (la più grande collinetta creata dall’uomo in Europa), ad Avebury, contea inglese del Wiltshire: la conclusione di Hoagland è che si tratta di strutture speculari. La realtà di Cydonia ha fatto ipotizzare proprio l’esistenza di un’antica civiltà marziana in qualche modo legata a quella di Atlantide e assieme ad essa distrutta in un cataclisma cosmico che coinvolse il sistema solare circa 13 mila anni fa. Secondo questa ipotesi, pertanto, Atlantide era sulla Terra e non sul Pianeta Rosso.

Il tema è variegato e articolato, non tutti i pareri coincidono. Chi fosse interessato ad approfondirlo può leggere un ampio articolo pubblicato nel 2019 dal sito “Fisicaquantistica.it” (questo il link del testo: https://www.fisicaquantistica.it/verita-nascoste/cio-che-ha-distrutto-atlantide-ha-distrutto-anche-marte): il tiro si allarga parecchio, entrano in gioco pure egizi, sumeri e lo scrittore russo Immanuel Velikovsky (caldeggiamo la lettura del suo “Mondi in collisione”) che negli anni 50 del secolo scorso indicò in quello che oggi chiamiamo il pianeta Venere la causa delle devastazioni. Velikovsky fu deriso e violentemente attaccato per questo, però quando la missione Mariner 9 scattò le prime foto di Venere molte delle sue descrizioni si rivelarono corrette.

Ma non è finita. Nel calderone delle teorie sulla fine di Marte non può non essere ricordata quella da John Brandenburg, fisico del plasma. Nel suo libro “Death on Mars” – uscito nel 2015 – affermò che gli isotopi nucleari sul Pianeta Rosso “assomigliano a quelli delle bombe all’idrogeno sulla Terra” e che una civiltà marziana apparentemente perì “a causa di una catastrofe planetaria di origine sconosciuta”. Questa scoperta supportò varie teorie relative a una guerra tra gli abitanti di Marte e quelli di Maldek, presunto pianeta intermedio rispetto a Giove. Secondo il sito “Planet X News” il conflitto era tra umanoidi, che vivevano su Marte, e creature rettiliane che occupavano Maldek. Mentre quest’ultimo pianeta fu completamente distrutto, Marte diventò inabitabile e i suoi abitanti dovettero trasferirsi sulla Terra. Storcete il naso? La Bibbia potrebbe convincere qualche miscredente. Apocalisse, 12:7: “E vi fu guerra in cielo: Michele e i suoi angeli (ndr: gli umani di Marte?) combatterono contro il drago (ndr: i rettiliani di Maldek?); e il drago e i suoi angeli combatterono”.

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