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In Confidenza

TUTTO

Don ERMINIO VILLA - 24/05/2024

trinitaDio è cervelloticamente normale. “Che cos’è Dio?” domanda un bimbo alla mamma. Lei lo stringe al cuore e gli chiede: “Chi sono io per te?”. “Tutto” risponde di botto. “Cosa provi nel mio abbraccio?”. “Tutto”. “Cosa faccio io per te?”. “Tutto”. “Ecco, Dio è questo”.

Questo racconto attribuito al regista Krzysztof Kieslowski ci introduce nella festa di Dio “Trinità”, un abbraccio materno che fonde in unità. A noi Dio sembra separato, distante. È importante ma non impastato con la normalità. Eppure, se siamo “a sua immagine e somiglianza” dovrebbe riguardarci da vicino, anzi da dentro.

Se cerchiamo dov’è il fulcro della nostra realizzazione lo troviamo nel cervello con i suoi tre aspetti: il cognitivo, l’emotivo, il dinamico. Il cuore è fantastico, ma a volte rischia di destabilizzarci: va’ dove ti porta il cuore, ma è meglio portarci il cervello!

Il cognitivo del cervello progetta, crea, risolve, guida, rivela parole di senso, indica percorsi di giustizia, offre porte di speranza, nutre dialoghi come fa Dio, il Padre.

L’emotivo incarna idee e parole in scelte di amore, in offerta di anima e corpo, in premura che sostiene, in condivisione che plasma, in comprensione che rialza, in passione che affronta il sacrificio dando senso al dolore, come fa Dio, il Figlio, nella storia di Gesù.

Il dinamico trasforma parole e scelte in gesti, rende fattivo ciò che il cognitivo plasma e l’emotivo riempie, determinandone la grazia, la qualità, il modo, lo stile, come fa Dio, lo Spirito Santo.

“Chi sono io per te cognitivamente?”. “Cosa provi emotivamente?”. “Cosa faccio io per te dinamicamente?”. “Tutto”. “Dio è questo”, ha insegnato la madre al figlio, che potrà litigare con lei, allontanarsi, non vederla più, ma quel ‘sentire il tutto’ rimarrà sempre.

La quotidianità è sempre più veloce, pratica. Importante oggi è essere connessi, carichi, illimitati. Contano le tacche del campo, la batteria e i giga. Eppure chi mai li ha visti o sentiti? Come Dio.

Essere connessi chiede un campo che ti dà possibilità, parole, contatti, idee, immagini, un gancio in mezzo al cielo, come il cognitivo della mente e proprio come Dio, il Padre.

Essere carichi chiede un’energia che ti riempie, ogni volta, ma devi darti tempo e modo di ricevere (altrimenti ti spegni) come l’emotivo della mente e proprio come Dio, il Figlio.

Essere illimitati chiede uno spazio interiore libero (i giga) che sono contenuto da gestire e valore da proteggere in un discernimento di qualità su quanto custodire o eliminare, come il dinamico della mente e proprio come Dio, lo Spirito.

Dio è pensiero, sentimento, azione, come un cervello. Dio è fede, speranza, amore. Dio è Padre, Figlio, Spirito. E noi siamo a sua immagine e somiglianza avvolti in un abbraccio totalizzante…

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