Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Zic & Zac

INTERCETTAZIONI

MARCO ZACCHERA - 24/05/2024

intercettazioniIl caso Toti resta ancora un po’ misterioso, ma offre lo spunto per alcuni aspetti – legati un po’ a tutte le indagini – ovvero la necessità, importanza e continuità delle intercettazioni telefoniche e quanto esse possano condizionare qualsiasi inchiesta.

Premetto che ormai quasi tutti diano per scontato di essere ascoltati al telefono, ma apprendere che le intercettazioni liguri proseguissero da anni in primo luogo fa porre il problema se questo sia o meno ammesso dalla legge ma soprattutto quando scatti l’opportunità di dire “stop”, anche – per la politica – tenendo conto delle scadenze elettorali e delle conseguenze politiche delle indagini.

 Se poi una rete di intercettazioni pluriennale si allarga a dismisura e chi è intercettato – soprattutto se è in buona fede e quindi non immagina o non è interessato ad essere ascoltato – e vi fossero intercettazioni che dimostrano come gli spezzoni incriminati vadano invece intesi in un certo modo rispetto ad un altro, se – appunto – le intercettazioni sono troppe, come si fa a sapere se si tenga conto di tutte o se ne estrapolano solo alcune?

E quante altre persone sono state intercettate negli anni in un’indagine come quella ligure? Perché il cittadino vorrebbe sapere soprattutto se il quadro che ne esce, alla fine, sia sostanzialmente corruttivo oppure no, mentre i media si buttano invece su aspetti piccanti (le belle donne o i massaggi a Montecarlo) che però non c’entrano con l’indagine e semmai pubblicizzano aspetti privati più o meno sconvenienti.

Tornando al sistema intercettativo, credo sia necessario dettare regole più chiare, trasparenti e stringenti sui limiti e termini di ascolti che spesso rischiano di far perdere per strada un’indagine e si addentrano a compromettere le libertà personali di cittadini che pur nulla hanno a che fare con inchieste in corso.

Oltretutto ciascuno di noi quando parla al telefono usa termini e un lessico diverso dalle conservazioni normali: alzi la mano chi non lancia invettive, parole “sconce” se ascoltate fuori contesto ma pubblicarle scatena una repulsa, una indignazione contro qualsiasi imputato e questo non è corretto. Ma perché – da sempre – le intercettazioni vengono pubblicate violando il segreto istruttorio e senza che mai nessuno sia stato denunciato per questo?

Il vero problema in indagini lunghe ed a macchia d’olio è inoltre che più il brodo si allunga più non solo si scoprono “filoni” (o presunti tali), ma nasce il problema di decidere quali seguire (brutalmente: al bivio giro a destra o a sinistra?) e soprattutto la questione dei costi.

Intercettare infatti costa, ma se non “pesco” nulla e insisto ad oltranza magari qualcosa alla fine troverò. Se un inquirente resta senza pesci in mano come e quando può (deve) interrompere la pesca? Ammetterà mai che quegli “indizi” iniziali erano inconsistenti e ha lavorato per niente? O è sempre meglio sperare, nel tempo, di pescare il pesce grosso?

Io non so se Toti sia stato o meno corruttore e corrotto, ad oggi ciò che appare è concretamente ben poco (forse per questo il Gip ha aspettato mesi a decidere? Se la carcerazione preventiva è un atto di intervento immediato ad evitare reiterazioni di reato o fughe perché tanta attesa? C’erano dubbi, opportunità, riserve?) ma intanto i contraccolpi politici sono stati immensi. Per esempio: alla sinistra giova un “caso Liguria” per impattare quello in Puglia in vista del voto. Questo è un fatto.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login