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In Confidenza

IL POTERE DELLE CHIAVI

Don ERMINIO VILLA - 10/05/2024

chiaviChiudere e aprire sono due atteggiamenti essenziali della nostra vita. Quanto ci viene facile CHIUDERE. Chiudere in gabbia o in un angolo, chiudere la bocca, chiudere rapporti e storie, chiudere perché rubano o spiano, chiudere gli occhi per non vedere o le orecchie per non sentire, la testa per non pensare o il cuore per non soffrire. C’è chi dice che quando nella vita si chiude una porta, si apre un portone, qualcun altro dice una finestra, di fatto quel che si apre è solo il frigo o la Nutella.

C’è anche un chiudere che è bene e fa bene, perché scelta di premura, di attenzione, di pazienza: per proteggere, accudire, salvare; per creare intimità, interiorità, per fare famiglia; chiudere ferite, ma anche affari, debiti, mutui, prestiti.

Ancora più faticoso è APRIRE. Infatti non tutti quelli che chiudono poi sanno riaprire. È complesso aprire dialoghi, rapporti. È impegnativo aprire mente, cuore, sguardo, abbracci. È costoso aprire prospettive, occasioni, percorsi nuovi. E anche nell’aprire ci possono essere grandi rischi. Se a noi viene facile chiudere e facciamo un po’ fatica ad aprire, Dio invece come la pensa? Il Signore ancora alza il tiro: tra le due, sceglie la terza.

DARE LE CHIAVI. Proprio come quando un genitore dà le chiavi di casa al figlio: lo ritiene maturo e gli consegna fiducia, responsabilità, libertà. Sa che le può perdere, che dovrà attendere quando non torna. Più che dare le chiavi di casa, è consegnare le chiavi del cuore. È così in ogni dinamica relazionale essenziale.

Darci le chiavi della sua casa, per quel padre che è Dio, potrebbe essere spiegato con la stessa logica della maestra che corregge i compiti non con la matita rossa ma con un delicato pastello verde, come un germoglio. Una riga rossa è urlo, sentenza, dito puntato, ferita. Un fondo verde, invece, inserisce un terreno fertile in cui curare le proprie radici e poi coltivare se stessi per crescere e fiorire.

Per questo Gesù dice a Pietro (e oggi a noi): “Ti do le chiavi della casa della vita, ti do le chiavi della casa del cielo e dell’infinito, ti do le chiavi della casa della verità e della speranza, ti do le chiavi della casa del senso e del futuro. Tocca a te ora decidere se, quando, a chi, come e cosa chiudere o aprire”.

Quando Pietro riconosce che questa è la logica di Dio, ritrova la sua identità profonda, in modo nuovo: tu sei Pietro.

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