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L'antennato

PILLOLE TV

STER - 03/05/2024

auditelDopo il trasferimento – armi, bagagli e milioni – di Amadeus sul N9ve, la rete Discovery che sta facendo campagna acquisti tra i big di mamma Rai, ha preso la parola il suo ex agente, e tuttora potentissimo procuratore di tanti volti noti, Lucio Presta. In una lunga intervista a “Il Giornale”, Presta si toglie molti sassolini dalle scarpe, più che sul versante artistico su quello economico, essendo del resto in causa col conduttore di Ravenna per una bega contrattuale francamente poco interessante per i più. La conclusione del colloquio propone però un cortocircuito-capolavoro: l’agente dei vip arriva a scomodare la buonanima di Andreotti, che amava ripetere: “La riconoscenza è il sentimento della vigilia”. È bello sapere che anche nel mondo dello spettacolo esistono ancora le anime belle!

Grande maretta in casa Auditel, o meglio nella società di analisi dati a cui si appoggia il consorzio per il rilevamento dei dati d’ascolto televisivo. È stato infatti proclamato uno sciopero di diversi giorni (conclusosi il 29 aprile), motivato dalla decisione della società di operare un draconiano taglio del personale, delocalizzando i servizi dapprima in India, Messico, Polonia e Albania, nella prospettiva a medio termine di affidare le mansioni all’AI.

Nella vicenda si sommano due situazioni incresciose: al dramma delle 46 persone che nel pomeriggio del 22 aprile hanno ricevuto comunicazione che perderanno il loro posto di lavoro (a fronte di liquidità aziendale – sostengono – che non giustificherebbe tale ristrutturazione), si aggiunge il genuino smarrimento di molte star del piccolo schermo abituate, puntuali alle 9.55 del giorno dopo essere andati in onda, a consultare le tabelle con gli ascolti come fosse il responso della Pizia.

Del resto si sa, quella sequela di numeri apparentemente incomprensibili può decidere (anzi, decide) della carriera di conduttori, artisti e compagnia. Come dire: c’è chi perde il posto fisso, e chi quello precario. Ma sempre di perdita si tratta.

Bruno Vespa per riempire una delle puntate del suo mitico “Porta a Porta”, ai tempi d’oro denominato “la terza camera della Repubblica”, ha pensato bene di montare un bel dibattito sull’interruzione di gravidanza, invitando sulle iconiche poltrone bianche ben sette uomini e nemmeno una donna, alla faccia non tanto delle quote rosa, ma della competenza.

La risposta satirica orchestrata da Geppi Cucciari e dal suo staff autoriale è stata quella di portare in scena a stretto giro, nel programma “Splendida cornice” su Rai3 una gag in cui – richiamando l’impaginazione del talk di Vespa – la conduttrice sarda ha fatto discettare un parterre tutto al femminile sul tema della presunta relazione tra impotenza maschile e auto di grossa cilindrata. Solo un’ingegnosa trovata autorale? Fino a un certo punto: è stato più interessante il dibattito da Geppi.

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