(S) A differenza dello Stato italiano e della Regione Lombardia, che trascurano d’informare i cittadini in merito a necessari aggiornamenti burocratici, mi riferisco in particolare all’obbligo di richiedere la continuazione dell’invio elettronico delle prescrizioni mediche, ciò che chiamiamo familiarmente ma impropriamente ‘ricette’, il Papa ha già definito con un anno d’anticipo tempi, programma e benefici del prossimo Anno Santo, che essendo ordinario si terrà come ogni quarto di secolo nel 2025.
(O) Il Papa e chi ha fede nella sua parola deve preoccuparsi dell’eternità, i nostri politici delle prossime elezioni, anzi talvolta del prossimo sondaggio. Perciò devono inventare il proprio percorso quasi giorno per giorno. Non dimenticate che le parti sono paradossalmente rovesciate: nell’Anno Santo il Papa offre una possibilità di perdono straordinario ai fedeli, sia pure a rischio di ritrovarsi le critiche luterane in merito alle indulgenze, mentre al contrario sono i politici che in questo momento storico, sembrano dover appellarsi alla bontà degli elettori, lasciarsi giudicare da loro e sperare in rapido perdono.
(C) Ero tentato di proporvi di dedicare un’apologia a questa storia un po’ sciocca dell’impossibilità di collegarsi al sito della Regione per segnalare il desiderio di ricevere le prescrizioni in via informatica, dopo averne di persona riscontrata l’impossibilità, ma questo richiamo di Sebastiano all’Anno Santo mi suggerisce di fare altrimenti. Sarà perché gli anni cominciano a pesare e il prossimo, se pure a Dio piacendo ci arriverò, potrebbe essere l’ultimo, ho pensato di usare di quest’occasionale apologia, che coincide con la settimana di eventi del S. Vittore Festival, per lanciare una proposta: fare del tema del prossimo Anno Santo quello del prossimo S. Vittore.
(S) Informaci!
(C) Il tema è “PEREGRINANTES IN SPEM”.
(O) Bello! Adatto al mondo d’oggi che una vera speranza deve proprio cercarla con fatica.
(S) Soprattutto con fede. Permettetemi poi di notare (scusate ma tanti anni fa un po’ di latino l’ho studiato) quell’accusativo di IN SPEM: il complemento di moto in luogo sembra voler dire che ci si muove dentro la speranza, non è solo la meta che conta. La SPERANZA, VIRTÙ TEOLOGALE al pari di fede e carità, non è un vago sentimento, un’aspettativa più o meno ragionevole, non è solo la condizione del pellegrinaggio: si riafferma come uno dei fondamenti della vita cristiana, al pari della fede e della carità.
(C) Già sono stati pubblicati il logo, il sito dedicato e il calendario di 35 «Giornate». Anche la diocesi di Milano ha preparato i segni che caratterizzeranno la pratica indulgenziale e alcune iniziative di preparazione in Diocesi. L’Anno giubilare inizierà il 24 dicembre 2024, alle 16.30, con l’apertura della Porta santa di San Pietro. Qualche giorno dopo saranno spalancate le altre Porte sante di Roma: a San Paolo fuori le mura, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore. Trattandosi di un Anno santo «ordinario», le Porte valicabili saranno solo le quattro romane citate.
La parrocchia S. Vittore e il decanato di Varese, ma oso sperare in questa circostanza la zona pastorale e nel proprio ambito la città di Varese, potrebbero sviluppare una riflessione ampia e profonda sui temi evocati da PEREGRINANTES IN SPEM, la speranza di cui tutti su questo pianeta abbiamo ‘disperato’ bisogno e il pellegrinaggio, di cui il nostro Sacro Monte è un grande presidio spirituale, custode ed evocatore di quella devozione a Maria che il grande Dante chiama “DI SPERANZA FONTANA VIVACE.”
(S) Il delegato diocesano per il Giubileo, Massimo Pavanello, ci offre qualche anticipazione: “Le aspettative possono essere plurali e riferibili a più campi, come le scoperte scientifiche o i miglioramenti sociali. La Speranza (al singolare), per un cristiano, risiede invece solo in Cristo. Il Giubileo questo celebra; la Porta santa rimanda a Cristo stesso che introduce nella Città celeste, che perdona le colpe e rimette le pene… Il 9 maggio 2024, solennità dell’Ascensione, il Papa pubblicherà la Bolla pontificia con la quale svelerà, nel dettaglio, il percorso individuato per il 2025. Il dono spirituale straordinario potrà essere offerto, in taluni casi, anche in circostanze più vicine a ciascuno.”
(C) Siamo dunque veramente in tempo per svolgere una vera preparazione e per offrire alla città tante occasioni felici, spirituali e culturali: chiuderemo il 2° Festival che già ci ha dato tante possibilità di bellezza e di arricchimento morale, a cominciare dalla mostra in memoria di Mons. Manfredini, con l’apertura di una prospettiva di vita religiosa veramente nuova e grande.
(S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti (C) Costante
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