Per ricordare i propri cari Anna Maria Bottelli, medico pediatra, già vicesindaco e assessore ai Servizi sociali nella giunta Fumagalli, scelse lo scorso anno di regalare due ambulanze alla CRI, un gesto molto generoso di cui scrivemmo anche su RMFonline.
Le stesse ambulanze il 21 aprile scorso hanno partecipato all’evento Villaggio CRI, a Valle Olona, organizzato dalla Croce Rossa varesina presieduta da Angelo Bianchi. Si è trattato di una giornata particolare. in cui si sono volute avvicinare agli abitanti di alcuni quartieri della città le iniziative di questa organizzazione di volontariato. Come in una grande festa.
Così un ambulatorio mobile ha permesso di effettuare controlli di colesterolo, glicemia e pressione ai presenti. L’acquisto di simboliche piantine di basilico ha inoltre contribuito a raccogliere fondi per sostenere le attività socioassistenziali della CRI.
Molto interessante nel pomeriggio il coinvolgimento anche nel quartiere di Masnago -dove si svolgeva L’iniziativa Strade in festa- dei bambini divenuti protagonisti nella simulazione di operazioni di intervento con le ambulanze: la chiamata al 112, la sistemazione del pupazzo come fosse un paziente nel mezzo di soccorso, e la conoscenza di quanto si deve fare (o non fare) nella circostanza. Ogni fase per mettere in salvezza l’incolumità e la salute del paziente ha particolarmente interessato e impegnato ben ottanta giovanissimi. È di non molto tempo fa -va ricordato- la notizia di un ragazzino che è riuscito a salvare una persona anziana praticandole un massaggio al cuore.
Per tornare alla donazione delle due ambulanze, intestate a Olga, Anna Maria e Giancarlo Bottelli, si tratta di un gesto che conta alle spalle una storia familiare esemplare, intessuta di amore ma anche di dolore, quello della morte di due figli: Anna Maria, omonima sorella della donatrice, deceduta in età adolescenziale nel 1947, perché colpita da un’infezione a una gamba che non conosceva ancora rimedi farmacologici, e Giancarlo, figura luminosa di giovane uomo votato al bene.
Molto amato dagli amici e dalla parrocchia, non solo di Valle Olona ma anche di Varese, morì a soli 23 anni in un incidente stradale, nel 1963, mentre si recava al lavoro in sella alla sua lambretta. Anche il ritardo nei soccorsi gli fu purtroppo fatale.
Dopo la messa in ricordo della famiglia nella parrocchiale di Sant’ Agostino, la CRI ha voluto dunque presentare le ambulanze al quartiere: un piccolo mondo dove affetto e vicinanza si toccano con mano. Proprio qui i Bottelli erano presenza fissa già negli anni dell’anteguerra e della guerra. Dorina Luini gestiva allora col marito il panificio in valle Olona, vero e proprio crogiolo di umanità. Ma anche negli anni del boom economico, quando tanti emigrati arrivavano per portare la loro manodopera soprattutto presso la Conciaria, girava per l’aria quell’odore di pane buono. Che aiutava a rifocillare nel corpo, ma spesso anche nell’anima, con l’ascolto e le parole giuste, la comunità sempre più varia che andava componendosi. Dorina nascondeva nel cuore il grande dolore della figlia morta, e poco diceva di sé. Soprattutto sapeva ascoltare i dispiaceri degli altri, ai quali porgeva col pane il conforto delle buone parole.
Anna Maria, dopo la scomparsa lo scorso anno dell’anziana sorella Olga, altra presenza importante della famiglia e perno a sua volta di quel contesto nutrito di forza e di amore, trova il conforto nel continuare a curare i ‘suoi’ bambini nell’ attività privata, ma anche in strutture pubbliche che accolgono piccoli ospiti problematici. Dove, seguendo l’esempio dei familiari, persegue sulla strada dell’attenzione al prossimo.
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