Le tribù degli Aztechi, nomadi e cacciatori in origine, si stabilirono sull’altopiano messicano dalla mitica regione di Aztlan nel Messico nordoccidentale. Fra il 14° e il 15° secolo costituirono un regno potente, con capitale Tenochtitlan, fondata nella prima metà del 14° sulle isole del lago Texcoco, ove sorge Città del Messico. Intorno al 1430 la tribù principale, sotto il quarto sovrano Itzcoatl (1428-1440), assoggettò le altre, costituendo una lega imperniata sulle tre città di Tenochtitlan, Texcoco e Tlacopan. Montezuma II (1502-1520) ampliò il regno, finché nel 1519 Hernán Cortes sbarcò guidando i conquistadores a impadronirsene. Gli Aztechi ritennero di identificare in lui il re divinizzato Quetzalcoatl (serpente dalle piume preziose).
Il posto preminente nella loro teologia era occupato dagli dei del sole, della pioggia e del vento. Huitzilopochtli (dio del sole, colibrì di sinistra) proteggeva la tribù, motivandola alla guerra per procurarsi vittime umane da sacrificare; Tezcatlipoca (dio dell’Orsa Maggiore) era signore del freddo, dell’inverno e della morte. Detto pure Titlacahuan, veniva adorato soprattutto dagli schiavi ed era rappresentato con una sola gamba. Era infine patrono dell’educazione impartita ai ragazzi delle classi inferiori. Madre degli dei era Teteo Innan (sul luogo del suo tempio principale sorge ora il santuario della Madonna di Guadalupe. Come dei della fertilità figuravano Tlazolteotl e Xipe Totec, al quale, per celebrare la primavera e il germogliare della semina, venivano offerti sacrifici umani mediante scorticamento della pelle. In rilievo primario il dio del mais (l’alimento principale) Centeotl e Chicomecoatl, dea della terra e della nascita, Tlaloc (colui che fa germogliare) dio della pioggia e signore dell’al di là.
Il cielo e gli inferi costituivano due altissime piramidi, coi vertici agli antipodi. La superficie terrestre era concepita come un disco piatto circondato dalle acque. Gli Aztechi in merito al modo dell’al di là credevano in tre diversi regni dei morti: 1) nella casa del sole nel cielo dimoravano gli uccisi nel sacrificio e i caduti in guerra ; 2) nel tlalocan gli annegati, i colpiti da fulmine, lebbrosi e paralitici; 3) nel mictlan tutti gli altri defunti. Segni distintivi della moralità erano per loro l’amore della verità, l’onestà, la fedeltà nella monogamia, la parità dei diritti tra i due sessi. La pena di morte riguardava i colpevoli di alto tradimento, furto, truffa, adulterio. Trovarono interesse presso i cristiani il battesimo in acqua, la confessione, i banchetti sacri e l’uso simbolico della croce. Vari erano i loro calendari, uno di 240 giorni, uno solare di 365. Le campagne militari condotte presso i vicini dovevano procurare i tributi umani. Fonte di sacrificio primaria era l’offerta del cuore strappato dal corpo vivo delle vittime. Seguivano l’immolazione col fuoco e i sacrifici gladiatori. Valore rituale tra i prediletti il gioco della palla presso i templi. La gerarchia sociale si articolava in sacerdoti, nobili, liberi, servi della gleba e schiavi. i Templi piramidali a gradoni si ergevano su alti basamenti.
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