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Andateci

IN PIEDI PER MIRACOLO

SILVANO COLOMBO - 04/04/2024

La chiesa di Santa Maria fuori dalle porte del castello di Seprio (oggi Castelseprio ) sta in piedi per miracolo. È ben vero che qui da noi la Madonna ne fa tanti e diversi ma questo edificio è talmente povero di materiale edilizio, eterogeneo, raffazzonato, che veramente c’è da stupirsi che stia ancora in piedi. E pensare che la sua pianta, l’iconografia per dirla propriamente, consegna un messaggio di raffinata architettura, mortificata dalla resa costruttiva. Ma se considerate che l’edificio consiste di un atrio, fatto apposta per accogliere i pellegrini, e nel suo interno di un aula rettangolare dalla quale sbocciano tre absidi, come un fiore, come un trifoglio, come un segno trinitario, allora valutate che questa povera e dimessa veste architettonica manda un messaggio altissimo, anti-ariano in una terra, la nostra dell’alto-milanese, dove la convivenza con gli Ariani era accertata ma non tollerata, a partire dal famoso episodio di Santo Ambrogio che li discaccia dal monte di Santa Maria sopra Varese. Sono tempi distanti, quello di Ambrogio risale al quarto secolo; la costruzione di questa chiesa risale probabilmente al VII/VIII, quando però su questa terra stavano i Longobardi, ariani, che Teodolinda avrebbe condotto al cristianesimo. Allora questa dimessa chiesetta, dove stava una comunità monastica che offriva ospitalità ai pellegrini in viaggio per Santa Maria del Monte, risulta pregevole proprio per la precisa volontà della chiesa romana e milanese di marcare il territorio.

Al suo interno, nell’unica abside rimasta in piedi (le altre due sono state ricostruite alla metà del Novecento, dopo la scoperta fatta dallo storico G.P. Bognetti, benemerito per gli studi sull’alto medioevo, specialmente dell’alto milanese) le pareti si illuminano di affreschi ancora una volta miracolosamente conservatisi anche dopo che uno splendido affresco quattrocentesco ne aveva ricoperto le scene centrali. Segno da una parte che nella chiesa era ancora vivissimo il culto, e che la tecnica di eseguire un affresco sopra i sottostanti era di mani perite. Gli affreschi raccontano i momenti gaudiosi della Infanzia di Gesù, di rara frequentazione iconografica. Se però attendiamo ben bene all’argomento vediamo che in essi primeggia la figura di Maria, della Madre, cui è per l’appunto dedicata la chiesa.

Se mi propongo di esaltare il ruolo della madre, e lo faccio con affreschi che con mirabile scioltezza pittorica fanno intendere questo messaggio, vuol dire che mi rivolgo a persone che non devono faticare ad intenderlo. Dall’altra parte, se avessi fatto eseguire dei mosaici, che sono pratica pittorica dell’epoca, avrei comunicato qualcosa di astratto, di intangibile, di meno efficace per commuovere le persone che venivano a pregare la madre di Gesù. Di più, dove avrei trovato le somme necessarie per procurare le tessere musive per comporre un fondo oro? Io avevo bisogno di parlare schietto, come accade osservando Il Viaggio a Betlemme.

La Sacra Famiglia sta attraversando un abitato per andare alla ricerca di dove trovare ostello. Le architetture affrescate fanno vedere una specie di porticato, con un arco sghembo sotto il quale Giuseppe sta procedendo verso Maria.

Si appoggia ad un bastone, mentre con la destra protesa sembra voler dire a Maria che sta arrivando. Maria, infatti, seduta sull’animale, con il suo “pondo ascoso”, si preoccupa del consorte e lo guarda con occhi che dicono tutta la sua apprensione perché l’anziano fatica a congiungersi a lei. L’animale, tirato per il morso con vigore, tira diritto, e così si rischia di perdere il contatto. Quando mai un pittore ha saputo comunicare questa cura affettuosa se si pensa che i mosaici milanesi e ravennati dell’epoca o di poco prima, miravano a tutt’altra vocazione?

Viene da chiedersi che non soltanto il pittore, magistrale da parte sua nella costruzione della scena, ma il committente abbia voluto che questa dovesse essere la via per arrivare a toccare il cuore di chi condivideva questa e le altre scene.

Il committente mi è ignoto, ma le pitture parlano da sole, e sono di altissima qualità. Andate a verificare.

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