Sono rimasto profondamente contrariato per aver letto sul giornale locale che era stata inviata una lettera dalla società Perstorp alla Provincia di Varese per consentire lo scarico delle aldeidi nell’Olona. Di questa non ho letto il seguito (c’è stato?) né la Provincia, che riconosce l’Associazione che presiedo come organizzazione di volontariato aderente al RUNTS, ha mai mandato una comunicazione in proposito né ci ha convocato a una conferenza dei servizi.
Il fatto che la Provincia avesse finalmente preso una posizione per evitare che venissero chieste autorizzazioni in deroga, ha migliorato molto lo stato di inquinamento del fiume e ha ridotto fortemente gli odori che toglievano tranquillità e, secondo me, anche salute alle numerose persone che abitano lungo il fiume. Si sono aspettati, per raggiungere una situazione quale quella descritta, molti anni in cui ho letto di continue morie di pesci e, secondo me, anche di una distruzione di quelle che sono le presenze naturalistiche che man mano si realizzavano entro il corso d’acqua. In questa situazione dove i comuni interessati (soprattutto della parte mediana del fiume) Castellanza, Solbiate Olona, Marnate, Olgiate Olona, non hanno mai voluto applicare il vigente T.U. in materia ambientale:
ART. 3-ter ((Principio dell’azione ambientale)) ((1. La tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché al principio “chi inquina paga” che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale.)), attendendo che la Regione Lombardia decidesse come intervenire.
Avevo posto dei dubbi sul fatto che la moria molto elevata di pesci rilevata anche da Arpa nella zona dell’Olona attorno a Legnano, Rescaldina, Mozzate, S. Vittore Olona e Gorla Minore rendesse possibile a me credere che non fosse solo una società nella parte mediana del fiume Olona in Provincia di Varese l’unica causa degli inquinamenti del corso d’acqua. Nessuno dei Comuni interpellati ha risposto. Lo hanno fatto, invece, i Comuni della parte mediana che hanno voluto costituire una associazione autonoma.
Ho scritto quindi alla Provincia perché non abbia a rivedere la propria posizione di negare le richieste in deroga, e, invece, promuova un’effettiva valorizzazione delle valenze del fiume e un raccordo molto forte tra elementi naturali e l’uomo.
Arturo Bortoluzzi
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