Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Apologie Paradossali

INSULARITÀ

COSTANTE PORTATADINO - 01/03/2024

sardegna(C) Nessun uomo è un’isola, neppure nessuna città e, udite, neppure un’isola vera come la Sardegna. Tutto si tiene, tutto si compromette e si modifica, qualche volta a sorpresa.

(S) Anche tu sei stato sorpreso dal risultato? Ma che fine hanno fatto i sondaggi? Vero che il margine è stato minimo, ma direi che sono stati sorpresi protagonisti e commentatori. Come spieghi?

(C) La libertà umana è insondabile. C’è quella dell’elettore e c’è quella del politico. Se i politici del centro destra si bisticciano apertamente e alla fine scelgono malvolentieri come candidato un sindaco tra i meno stimati, succede che proprio la sua città lo punisca. Da una prima analisi pare che questo fattore sia stato anche più pesante del mancato voto al candidato presidente da parte dei seguaci di Solinas, appartenenti a Lega e Partito Sardo d’Azione, seccati per essere stati scavalcati da ordini del ‘continente’.

(O) Questa è insularità! La rivincita del locale sul globale. Non è la prima volta che il voto locale smentisce quello nazionale, anche a Varese capitò così.

(C) Vero. Ma lo vedo come sintomo di una grande stanchezza, psicologica e soprattutto morale. Riconosciamolo: due anni di guerra altrui, ma inevitabilmente anche nostra, ci hanno prostrati. Esagerando forse, direi che non ci sono più continenti e oceani a separare civiltà da civiltà o barbarie da barbarie. I delitti di Hamas e le bombe d’Israele, le trincee ucraine e i missili russi ci cadono sulla tavola da pranzo in diretta. Come noi anche i partiti si rinchiudono in una forma d’isolamento; il voto sardo è il fallimento chiaro del centro-destra chiuso nelle sue beghe e del centro nelle sue illusioni. Per costoro è necessario imparare la lezione, utile anche ai vincitori “di un corto muso”, che avendo trovato una coalizione vincente in un caso specifico non s’illudano troppo in situazioni non “insulari”.

(S) Ora, però, mettiamoci in ascolto della presentazione del Pgt di Varese, approfittando di YouTube. Speriamo di ascoltare proposte concrete, non slogan o principi troppo ovvi. Dalle anticipazioni apparse sul giornale locale l’elemento debole sembra proprio la considerazione dell’INSULARITA’ di Varese sia rispetto ai comuni vicini, da tempo totalmente radicati nello stesso humus del capoluogo, sia rispetto a Milano, al resto della Lombardia e al Canton Ticino.

 (C) Ascoltato la presentazione del documento strategico sul PGT devo riconoscere una buona caratura metodologica, magari un po’ modaiola, scompensata una (voluta?) assenza di scelte decisive, quali i raddoppi delle linee ferroviarie, il completamento della circonvallazione, l’edilizia pubblica popolare, la rivalutazione aggregativa e sociale delle castellanze e delle nuove periferie e la loro accessibilità ai mezzi pubblici e privati.

(O) Ma è solo un’impalcatura metodologica, inoltre molte osservazioni di contesto sono state avanzate in modo penetrante dall’intervento del sociologo Aldo Bonomi. Quello che hai appena detto verrebbe corretto proprio dall’accoglimento dei suggerimenti relativi alla costruzione di RETI di diversa ampiezza (non parliamo solo d’infrastrutture, s’intende ogni genere di servizi pubblici) verso i comuni viciniori, Busto e Malpensa, verso Milano, verso l’intera Lombardia e la Svizzera, ma soprattutto verso i corpi intermedi: l’industria, il commercio, la Camera di Commercio, l’Università, cioè le autonomie sussidiarie e funzionali.

(S) Di Bonomi apprezzo e ricordo una battuta, anzi due, entrambe legate alla tentazione di sottomettersi alla gravitazione verso Milano: “Se pensate di dormire qui e lavorare a Milano, siete MATTI” e “non fate di Varese una ZTL come a Milano”, due indicazioni della necessità di attenzione alla specificità locale da tradurre in scelte che rivitalizzino l’imprenditoria industriale e commerciale locale.

(C) Bonomi ha anche precisato: “l’identità sta nella relazione” aggiungendo che dopo la svalutazione delle province tocca al comune capoluogo il compito di promuovere lo sviluppo di quell’area vasta che coincide con la sua fascia di attrattività. Credo che questo concetto non sia stato compreso, tanto che il Sindaco si è affrettato a presentare, un’ora dopo, una mozione che corre il rischio di blindare le grandi linee del piano prima di una discussione approfondita, sia con le opposizioni, sia con le altre istituzioni coinvolte nel progetto. Speriamo che l’aver ascoltato la relazione di Bonomi che garbatamente ma con argomenti importanti è andato molto oltre quella del Politecnico, eviti di cadere in un’altra forma d’insularità.

(C) Costante (S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login