Fondato nel 1945 da Albert Einstein, J. Robert Oppenheimer e dagli scienziati dell’Università di Chicago che hanno contribuito a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan, il Bulletin of the Atomic Scientists creò l’Orologio dell’Apocalisse due anni dopo, usando l’immaginario dell’apocalisse (mezzanotte) e l’idioma contemporaneo dell’esplosione nucleare (conto alla rovescia fino a zero) per trasmettere minacce all’umanità e al pianeta. L’Orologio dell’Apocalisse viene fissato ogni anno dal Consiglio per la Scienza e la Sicurezza del Bulletin in consultazione con il suo Consiglio degli Sponsor, che comprende nove premi Nobel. L’orologio è diventato un indicatore universalmente riconosciuto della vulnerabilità del mondo alla catastrofe globale causata dalle tecnologie create dall’uomo.
A Gennaio 2024 l’orologio metaforico (in gergo Doomsday clock) ha segnato solo 90 secondi alla mezzanotte (due minuti a mezzanotte nel 2019 e 100 secondi a mezzanotte nel 2022). indicando le tendenze inquietanti che continuano a indirizzare il mondo verso la catastrofe globale.
La guerra in Ucraina, le stragi in medio Oriente e la diffusa e crescente dipendenza dalle armi nucleari aumentano il rischio di un’escalation nucleare. La Cina, la Russia e gli Stati Uniti stanno tutti spendendo somme enormi per espandere o modernizzare i loro arsenali nucleari, aumentando il pericolo sempre presente di una guerra nucleare a causa perfino di errori. L’Iran continua ad arricchire l’uranio fino a raggiungere il livello delle armi con testate a plutonio, e la Corea del Nord continua a costruire armi nucleari e missili a lungo raggio. L’espansione nucleare in Pakistan e in India continua senza sosta o ritegno.
Nel 2023, la Terra ha vissuto il suo anno più caldo mai registrato e massicce inondazioni, incendi e altri disastri legati al clima hanno colpito milioni di persone in tutto il mondo. Sia le temperature globali che quelle della superficie del mare del Nord Atlantico hanno battuto i record e il ghiaccio marino antartico ha raggiunto la sua estensione giornaliera più bassa dall’avvento dei dati satellitari. Il mondo rischia già di superare un obiettivo dell’accordo sul clima di Parigi – un aumento della temperatura di non più di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali – e gli attuali sforzi per ridurre le emissioni di gas serra sono gravemente insufficienti per evitare pericolosi impatti umani ed economici del cambiamento climatico, che colpiscono in modo sproporzionato le persone più povere del mondo,
Nel frattempo, gli sviluppi rapidi e preoccupanti nelle scienze della vita e in altre tecnologie dirompenti, come l’intelligenza artificiale, hanno subito un’accelerazione, mentre i governi hanno fatto solo deboli sforzi per controllarli. L’IA ha un grande potenziale per amplificare la disinformazione e corrompere l’ambiente dell’informazione da cui dipende la democrazia. Gli sforzi di disinformazione basati sull’IA potrebbero essere un fattore che impedisce al mondo di affrontare efficacemente i rischi nucleari, le pandemie e i cambiamenti climatici.
La rivoluzione nelle scienze della vita ha una questione di particolare preoccupazione: la convergenza degli strumenti emergenti di intelligenza artificiale e delle tecnologie biologiche può consentire agli individui di abusare della biologia.
L’umanità continua ad affrontare un livello di pericolo senza precedenti e i leader e i cittadini di tutto il mondo dovrebbero prendere questa dichiarazione come un duro avvertimento e rispondere con urgenza, come se oggi fosse il momento più pericoloso della storia moderna.
Queste minacce, singolarmente e interagendo, sono di un carattere e di una grandezza tali che nessuna nazione o leader può tenerle sotto controllo. Questo è il compito dei leader e delle nazioni che lavorano insieme nella convinzione condivisa che le minacce comuni richiedono un’azione comune. Ad essi si è rivolto drammaticamente Francesco nell’ultima lettera Enciclica “Laudate Deum” Ma la sua voce, per ora, non riesce a rallentare il pendolo del Doomsday Clock.
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