Notizia: arrestati due rapinatori seriali a Saronno. Le forze dell’ordine non specificano la nazionalità.
Commenti al post Facebook che riporta l’articolo. “Continuano senza tregua le lezioni di integrazione delle culture che ci pagheranno le pensioni” scrive bel bello un ragazzo sulla trentina, con foto profilo raffigurante una spiaggia paradisiaca in qualche parte del globo. Poco sotto, ecco il manforte di una signora di mezz’età, capelli rossi, sorriso e piega dei capelli che fanno pensare a una nonna: “Di sicuro non sono italiani”, la sua sentenza.
Notizia: nel weekend in arrivo una perturbazione che porterà pioggia per giorni sul Varesotto. Le previsioni sono quelle di un’istituzione scientifica vanto del nostro territorio, ovvero il Centro Geofisico Prealpino. Nel pezzo si specifica come il peggioramento giunga dopo un periodo di siccità e di temperature completamente fuori dalla norma stagionale, e che – purtroppo – nemmeno questa volta la neve farà capolino, se non forse in alta montagna, ennesima evidenza, insomma, di qualcosa di anomalo.
Commenti al post Facebook che riporta l’articolo: apriti cielo e non per far posto alla pioggia. “Ma finalmente la pioggia un cavolo – attacca il cinquantenne con la foto profilo in giacca e cravatta – fa più male il freddo del caldo”. “Il clima è sempre cambiato, smettetela di fare allarmismi” replica poco sotto un utente senza volto. “Questi sono articoli spazzatura”, conviene un terzo commentatore.
Notizia: un gruppo di persone facenti parte di un’associazione che si auto-definisce “nazionalsocialista” e i cui capi sono già stati condannati in passato per apologia del fascismo fa il saluto romano nelle sale del Comune di Varese durante la celebrazione di un matrimonio.
Commenti al post Facebook che riporta l’articolo. “Sapere che l’hanno fatto dentro “casa tua”, mi fa godere come un riccio…” scrive trionfante qualcuno che presumiamo non essere il migliore amico del sindaco e non essere un conoscitore della storia e della democrazia.
Una scrollata di mouse ed ecco il via al festival dell’analfabetismo funzionale, ovvero leggere A e capire B, oppure commentare con B un articolo che parla di A. Qualche esempio. ”Mettere persone incapaci non è un oltraggio per il cittadino?” asserisce un tizio dal nome curioso dando così la sua risposta a chi faceva notare quanto oltraggioso potesse essere il fatto riportato. “Dove sono i sindacati per l’accoltellamento alla prof?” scrive la signora che non si è accorta delle decine di articoli relativi a un grave fatto di cronaca avvenuto nelle stesse ore.
Ma il massimo della non coordinazione mentale e della non pertinenza è lui, che immaginiamo un giovane papà visto che la sua immagine profilo ritrae un dolce bimba di pochi anni: “E sul nazi-lasciapassare per lavorare? Tutti muti?” si lamenta, evocando nel momento giusto e nel posto giusto, il Green Pass e la contrarietà verso lo stesso.
Notizia: l’accoltellamento di una professoressa da parte di uno studente minorenne con problemi psichici conclamati.
Commenti al post Facebook che riporta l’articolo. “Di che nazionalità è l’alunno” cerca di informarsi subito qualcuno che non crederebbe mai alla risposta “italiano, italianissimo”. “Nome e cognome di questa mela marcia” è l’impeto giustizialista del nonnino con foto dei nipotini, il quale vorrebbe stravolgere pure le regole di procedura penale. “Ci devono dire chi é” insiste un altro, seguito da chi – immancabilmente – vuol dare la colpa al sindaco, senza sapere che un sindaco è l’ultimo responsabile della sicurezza in una scuola, per giunta privata.
“Forse il ragazzo va curato”, prova a far notare qualcuno, aprendo un raggio di sole in una discussione sempre più pietosa. Falso allarme, ritorna subito il buio: “Va messo in galera e buttata la chiave” risponde una donna con occhiale da sole e abbronzatura ancora fresca da vacanza natalizia esotica.
Stiamo per chiudere e poi ritroviamo lui… Anche qui: “E il nazi-lasciapassare?”.
Sipario.
Cronaca di una giornata qualunque sui social di un giornale online della città di Varese. Razzismo, ignoranza, analfabetismo funzionale, orrori ortografici (per pietà del lettore qui li abbiamo corretti tutti) e sintattici, povertà intellettuale, giustizialismo, incapacità di analisi, fascismo latente.
E i pochi commenti sensati subito ghettizzati, ignorati, persino dall’algoritmo, più propenso a mandare le bestialità di cui sopra.
Permettete un commento? No comment.
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