In questi giorni mi sono attivato per segnalare il mancato funzionamento delle luci lungo la via delle cappelle al Sacro Monte. Ho scritto all’Arciprete e al comune segnalando la situazione e Don Eros Monti mi ha risposto che la questione era purtroppo conosciuta e dipendeva dal fatto che l’impianto è ormai datato perché risale a 40 anni fa: oltre che essere obsoleto dal punto di vista tecnologico, risulta deteriorato dall’azione del meteo e degli animali selvatici, che in qualche caso ne hanno rosicchiato i cavi. Recentemente è stato rifatto completamente quello delle cappelle 13 e 14, sia nel cablaggio, sia nei corpi illuminanti. Resta però da intervenire su tutte le altre, creando allacciamenti al quadro elettrico e mettendo luci a led così da avere un impianto più sostenibile energicamente.
«Abbiamo un progetto già autorizzato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, a cui hanno lavorato la Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte e il Santuario, ma serve l’impegno di tutti per coprire il costo dell’intervento. La via Sacra è di proprietà del Santuario, ma è un bene di cui tutti possono fruire, da qui l’idea di coinvolgere quante più persone, enti e aziende possibili. Faremo appello alla generosità con una campagna di raccolta fondi che partirà a breve. Con l’obiettivo di realizzare il progetto entro il 2025».
Gli ho risposto innanzitutto pregandolo di informare di questa situazione la cittadinanza e il Comune di Varese.
Ho anche riscontrato, nelle vie adiacenti alla Via Sacra, tombini completamente intasati da foglie, ma persino mancanti, con il conseguente pericolo non segnalato per persone e automobili. Per cui mi sono rivolto al sindaco, all’assessore ai Lavori pubblici e a quello della Cultura, nella speranza che venga portato avanti un progetto di valorizzazione di questo nostro unico patrimonio culturale, evitando problemi di competenze e attribuzioni e ottenendo necessariamente fondi speciali, magari tramite il Pnrr.
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