Quello dei Sikh è un movimento religioso nato agli inizi del XVI secolo in seguito alla predicazione condotta da un guru di nome Nanak (1469_1539) nella regione indiana del Punjab. Significato di Sikh è seguaci, discepoli. Dall’epoca dell’ultimo dei nove successori, Govind Singh, i Sikh appartengono alla comunità sotto il nome comune di Singh, leoni della fede. Il movimento, diffuso soprattutto in India, è presente in altre 18 nazioni con 17 milioni di fedeli. Nato non lontano da Lahore, oggi in Pakistan, Nanak fu allievo del poeta e mistico Kabir, insigne esponente della Bhakti. Il sikhismo può essere definito una sintesi tra induismo e Islam su base monoteistica.
I dieci guru succeduti a Nanak sono ritenuti intermediari tra Dio e l’uomo. Il libro sacro del sikhismo è l’Adi Granth. Sino dal quinto guru nella successione, il movimento ha assunto una struttura marziale, organizzandosi in modo militare, anche a causa delle persecuzioni subite dagli imperatori musulmani indiani, onde le trasformazioni nella comunità dei puri (khalsa), pronti a morire per la fede. Gli aderenti al khalsa si differenziano dai Sahajdhari, come dagli Udasi (che rinunciano al mondo) i Nirmala (senza macchia) e gli Akali (adoratori dell’Essere eterno).
L’universo e la molteplicità degli esseri sono un riflesso dell’Essere supremo. I Sikh credono nel karma e nella reincarnazione e predicano come necessario il superamento delle barriere di casta. Per purificarsi l’uomo deve condurre una vita integra e onesta, vincere il proprio egoismo e rinunciare ai vizi (alcol, tabacco, gioco d’azzardo). L’accoglienza tra i puri (khalsa) è sancita da un battesimo. Il rito di fratellanza è celebrato con solennità, con pasto cultuale comune e letture del libro sacro, tenute anche in occasione di nascite, matrimoni e funerali.
Caratterizza i sikh uno speciale turbante e si distinguono per i “cinque k”: barba e capelli mai tagliati, raccolti nel turbante, il pettine in legno, un piccolo pugnale annodato tra i capelli, un braccialetto di ferro, il kara, e i pantaloni corti alle ginocchia. Centro del culto il Tempio d’Oro di Amritsar, ma coesistono moltissimi altri templi. Letto e venerato altresì è il Dasam granth, opera di Govind. La maggior parte delle credenze derivano dall’induismo. Il potente regno edificato in Punjab venne abbattuto dagli eserciti coloniali britannici nel 1849. Nel 1947 si è avuta la scissione del subcontinente indiano in India e in Pakistan, con l’emigrazione del 40% dei sikh pakistani in India. Al presente, dopo il conflitto storico con gli imperatori moghul musulmani, una agguerrita minoranza combatte contro lo stato indiano e gli indu per arrivare a uno stato indipendente nel Punjab.
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