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Sport

QUEI 120 MINUTI

CLAUDIO PIOVANELLI - 26/01/2024

mannionL’arrivo alla Openjobmetis di Niccolò Mannion ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi biancorossi e le quattro vittorie in fila collezionate con il decisivo apporto di “Red Mamba” (tre in campionato e una in Fiba Europe Cup) hanno subito fatto sognare la piazza.

La società ha fatto due semplici conti: meglio mettere mano al portafoglio, pur in assenza di quel mucchio denaro che la trattativa con gli australiani del Pelligra Group aveva fatto ipotizzare, o continuare a rischiare una retrocessione che, per mille motivi, sarebbe semplicemente catastrofica?

Ecco allora la decisione di sacrificare Vinnie Shahid, rivelatosi decisamente inadeguato rispetto al livello del massimo campionato italiano (non a caso il playmaker statunitense si sta ora facendo valere a suon di punti in serie A2 nelle fila della Ju.Vi. Cremona, a dimostrazione del fatto che esistono le categorie), e di compiere un sacrificio non indifferente per assicurarsi un giocatore di qualità, capace di far svoltare con decisione la squadra.

Così, dopo i primi successi, qualcuno, più o meno inconsciamente, si è addirittura lasciato sfuggire la parolina magica: playoff…

La realtà, ahinoi, è un pochino più complicata e sarebbe bastato dare un’occhiatina al calendario del campionato per rendersi conto che le difficoltà erano ancora tutte lì, dietro l’angolo.

All’indomani dei tre successi consecutivi ottenuti a Pesaro l’antivigilia di Natale, poi in casa contro la quotata Reggio Emilia (30 dicembre) e a Treviso, sul campo di una diretta concorrente nella lotta per la salvezza (7 gennaio), l’Openjobmetis era attesa da un filotto di quattro partite tra il difficile e l’impossibile. Il campo ha detto che nelle due partite casalinghe “impossibili”, contro Venezia e Bologna, anche con Mannion, il divario con le due avversarie resta incolmabile, per una serie di fattori che ora sarebbe superfluo ricordare e analizzare.

Restano adesso da affrontare due trasferte molto, molto impegnative, la prima a Cremona (28 gennaio) e la seconda a Trento (4 febbraio), prima di un nuovo confronto diretto per la salvezza in casa contro Pesaro (11 febbraio).

Insomma, ciò significa che nel breve volgere di due settimane e di 120 minuti la Openjobmetis potrebbe davvero giocarsi la stagione. Vincere tre partite su tre, prima della sosta prevista per la Coppa Italia che non vedrà in gioco i varesini, potrebbe davvero rilanciare le ambizioni di Hanlan e compagni; anche un solo inciampo non consentirebbe invece alla squadra di togliersi in maniera definitiva dai guai e, dopo la trasferta a Milano alla ripresa delle ostilità (3 marzo), la successiva partita casalinga contro Brindisi (10 marzo) tornerebbe a toccare drammaticamente, in senso sportivo, le stesse corde che verranno pizzicate in occasione della già ricordata sfida con Pesaro.

Nel frattempo la società è chiamata a decidere un paio di situazioni critiche. Il destino di un deludentissimo James Young, ingaggiato con un contratto sino a fine gennaio, pare segnato (d’altra parte, l’ala statunitense era già stata tagliata da Treviso che in classifica stava addirittura peggio di Varese) e si spera lasci il posto a un giocatore più propenso a dare una mano sotto canestro, accanto a Spencer e al sempre sorprendente Ulaneo.

E poi c’è il misterioso “caso Woldetensae”: Tomas è un giocatore reduce da una stagione e mezzo di grande positività in cui è cresciuto in maniera davvero notevole, affermandosi a questi livelli sino ad entrare nel giro della Nazionale; con l’avvento in panchina di Tom Bialaszewski è invece scomparso dalla circolazione e addirittura nelle ultime partite di campionato non è stato neppure messo in campo, al punto che si è addirittura ipotizzata una sua cessione. Woldetensae è un capitale della società, un giocatore italiano di valore che sappiamo essere merce rara e che quindi dovrebbe essere tutelato e valorizzato anziché strapazzato da un allenatore che oggi è qui ma che tra qualche mese potrebbe non fare più parte di questa famiglia.

In conclusione, la Openjobmetis si gioca moltissimo nelle prossime tre partite di campionato, fermo restando il fatto che alla fine dei giochi manca ancora tanto tempo (la stagione regolare si concluderà il 5 maggio) e nessun verdetto potrà dunque essere considerato definitivo, in un senso o nell’altro.

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