Quando ero bambino mi ha sempre incuriosito la figura di questi personaggi, i Magi, che vanno a Betlemme a rendere omaggio al bambino Gesù che è nato. In particolare mi sorprendevano i loro doni che a me sembravano strani da regalare ad un bambino.
L’ORO, metallo prezioso, come può interessare a un bambino? Ma mentre pensavo a queste cose, la mia mente si è illuminata e mi ha posto questa domanda: “Chi sarà questo bambino?”. Attorno cantano gli angeli del cielo mentre lui è nato povero in una stalla? Che significa tutto questo? La mia risposta è stata questa: un bambino che viene dal cielo non può accettare che tra i bambini del mondo ci siano disuguaglianze: quindi l’oro dei Magi è offerto al bambino nato povero perché lui è ritenuto capace di realizzare quello che i grandi del mondo non hanno saputo o voluto fare. Rendere, cioè, partecipi tutti i bambini del mondo dei beni che Dio ha messo sullo terra.
L’INCENSO sta a significare non le preghiere fatte di tante parole e di formule complicate, come a volte anche quelle della Chiesa…ma i gesti d’amore verso i poveri che hanno fame, sete, sono senza vestito, malati, carcerati, stranieri…e che Gesù riconosce come fratelli e sorelle.
La MIRRA simboleggia la gioia grande che come profumo intenso riempie il cuore, perché i doni di Dio sono finalmente a disposizione di tutti, specialmente dei bambini.
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