Opinioni

UNO IMPORTANTE

ROBI RONZA - 01/12/2023

L’inizio dell’Avvento segna, come ormai da parecchi anni a questa parte, l’avvio di un’operazione di censura che non ha eguali nel mondo in cui viviamo. Il proverbiale marziano che giungesse in questi giorni fra noi non potrebbe che restare interdetto e domandarsi: è l’avvento ossia l’arrivo di chi? È il natale ossia il compleanno di chi?

Frastornato dalla girandola di pupazzi vestiti di rosso, di renne, di disegni di cristalli di neve dipinti a gigantesche dimensioni, di luci e di stelle, alla vista dei più diversi “calendari dell’avvento” li aprirebbe certo di trovarvi infine una soluzione del mistero, ma resterebbe deluso. Anche lì si parla di tutto ma non c’è traccia del nome del festeggiato. Non si riesce a capire chi sia atteso.

Si intuisce che c’è una festa il 25 dicembre, ma non si riesce a capire perché. Se poi al marziano capitasse di aprire il calendario d’avvento di un supermercato — con sedi nelle province di Varese, di Novara, Verbania-Cusio-Ossola e dintorni — resterebbe ulteriormente disorientato: questi calendari, su cui si aprono finestrelle in cui ci si limita a promettere sconti a partire dal primo dicembre, terminano il 24 forse perché il 25 i supermercati saranno finalmente chiusi per festività.

Può darsi poi che il marziano cocciuto si dia da fare per capire che cosa si festeggia e magari si intrufoli anche in edifici, le chiese, pure aperti al pubblico anche se molto meno pieni di gente dei supermercati, e qui noti delle statuette disposte sempre nello stesso modo. E poi magari, fatta amicizia con gente del luogo, venga invitato in qualche casa privata e qui noti le stesse composizioni di statuette seppur di minori dimensioni. E a questo punto, parlando con gli ospiti, venga finalmente a sapere di chi si stia festeggiando il compleanno. Di Uno importante, ma che ciononostante non sta a cuore a tutti, e che quindi i supermercati ritengono inopportuno ricordare apertamente.

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