Dopo Natale si era levato un vento tremendo che per tre giorni interi aveva scheletrito i castagni, ripulendoli dalle ultime foglie rinsecchite.
Poi, all’improvviso, una mattina di sole pallidissimo. Silenzio attonito.
Il giardino era stato strapazzato in lungo ed in largo, disseminato di rami, rametti, ricci di castagne, sacchetti di plastica venuti chissà da dove.
Tra i rami spinosi della cidonia ne era impigliato uno, giallognolo. Non era un sacchetto ma quanto restava di una rudimentale, piccola mongolfiera mandata in cielo chissà da dove e finita qui, ghermita, strapazzata, sgangherata dal vento.
All’anello di filo di ferro che era servito a farne l’imboccatura era legato, con dello spago, un foglietto rettangolare. Un messaggio, una lettera spedita a Babbo Natale.
Vorrei che mia Mamma/ e mio papà non/litigano più ti prego
Che gelo leggere queste parole. Di una bambina? Di un bambino? Certamente un’anima sbrindellata.
Si era fatta dare un foglio di carta da riciclare dalla maestra, una circolare con il timbro della scuola. Lo aveva piegato in quattro e con un tagliacarte ne aveva ricavato un foglietto rettangolare.
Lo aveva messo sul banco, disposto per alto, e nella parte superiore aveva scritto su tre righe quanto avete letto sopra.
In quella inferiore, che aveva tenuta buona per due terzi del foglietto, quasi per innato senso delle proporzioni, aveva disegnato tre cuori: due ben fatti, il terzo tirato via come per la fretta, o perché qualcuno la guardava e doveva far vedere che faceva uno scarabocchio?
Tre stelle. Sono in tre in casa? Volevo scrivere in famiglia ma dopo aver letto il foglietto non ne sono più certo.
Due triangoli: ci sono dei nonni?
Nell’insieme gli otto segni formano un cerchio al cui centro è una stella. Il destinatario del messaggio?
Ha infilato nell’angolo superiore del foglietto la coda dello spago, fissandola con dell’adesivo trasparente, e via con gli altri a far alzare la piccola mongolfiera alla quale aveva affidata la letterina. A chi era stata inviata? A Babbo Natale o a Qualcuno più in alto?
Vorrei, ti prego piccola anima, non dover leggere sui giornali che sei scappata di casa e ti sei persa nei boschi…impigliata tra i rovi.
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