Quante volte abbiamo l’amara sensazione di correre sempre per rincorrere bisogni, urgenze, necessità, attese e pretese, e alla fine ci troviamo sgonfiati, svuotati, insoddisfatti. Allora vien da dire: devo trovare tempo per me!
Però sembra che caschi il mondo se scelgo di fermarmi per stare un po’ da solo e dedicarmi a me stesso, per rimettere ordine nelle priorità, per sistemare disordini e liberarmi da zavorre, ma anche per ricaricarmi, apprezzarmi.
Entriamo nel tempo di Avvento: è un attendere, un vegliare, un preparare non tanto un “evento”, ma piuttosto una “avventura”. L’avventura è una scommessa giornaliera, una sorpresa quotidiana, ha una qualità feriale: riparte nuova ogni giorno e ci coinvolge singolarmente.
All’avventura si lega la tradizione della “corona d’Avvento” in abete, unico albero verde vigoroso quando tutti sono spogli. La forma circolare richiama il riprodursi continuo della natura nel “venire alla luce” come indicano le candele e rimanda all’anello della promessa di amore che si rinnova di continuo…
L’Avvento è un tempo favorevole per “venire alla luce”: sono settimane da gustare, per comprendere che non devi aspettare il momento giusto, ma crearlo adesso, perché spesso molti “poi” diventano “mai”.
È un tempo “gravido” di significati: ma quanto invece ci lasciamo svuotare dalla mediocrità?
È un tempo “pregnante” (così si dice dell’essere incinta in inglese “pregnance”), ma quanto invece ci facciamo spremere dalle frustrazioni?
È un tempo che ti pone “in stato interessante”: ma quanto invece ci imprigioniamo nello scontato?
È un tempo “in dolce attesa”, ma quanto invece ci intristiamo su mille ma tu…, se io…, però lui…?
È un tempo “in speranza”, “in der Hoffnung”, così in tedesco è una donna piena di vita nuova come Maria, ma quanto invece ci accartocciamo su rimorsi e rimpianti? Ci sono persone e situazioni che ti fanno perdere tempo e altre che ti fanno perdere il senso del tempo.
Accorgersi di questo, con schiettezza, è rispondere all’invito di Gesù: “Vegliate! State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano!”.
Il tempo è troppo lento per coloro che aspettano, troppo rapido per coloro che gioiscono, troppo lungo per coloro che soffrono, troppo breve per coloro che hanno scadenze, ma è sempre favorevole e opportuno, gravido di Dio, di senso, di energia, di grazia…
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