Apologie Paradossali

NO GENTLEMAN

COSTANTE PORTATADINO - 27/10/2023

(S) La caduta del “first gentleman” rischia di far cadere anche la Lady di ferro italiana, ora tornata Miss?

(O) Ricci, l’autore di Striscia, dice invece di averlo fatto per il bene di Meloni, per aiutarla a liberarsi di un peso imbarazzante. Non si può negargli una certa credibilità, viste le infelici uscite del soggetto. Separare i meloni dalle zucche.

(C) Gentlemen, in Italia ce ne sono sempre stati pochi, ma la diffusione dei social e il loro uso in politica ne ha azzerato la presenza in politica e in generale negli ambiti in cui la comunicazione di massa domina. Vedete anche le interviste al telegiornale: nello spazio dei pochi secondi concessi per illustrare o giudicare una proposta di legge o un atto pubblico di una certa importanza, non si parla dell’argomento, ma si rivendica il merito per la propria parte e si offende quella opposta.

(S) È anche un po’ colpa del bipartitismo, che non ammette mediazioni, basta vedere la misera fine di tutti i tentativi di creare partiti “di centro”, inevitabilmente risucchiati da uno dei due poli.

(O) Cercando di guardare un po’ oltre l’usurato campo della politica, vedrei una generalizzata mancanza di quella finezza che caratterizza il gentleman, in tutti i campi e presso ogni strato sociale. Dalla mancanza di pazienza se si capita in una coda alla posta o ai posteggi, in a come ci si comporta sulle strade….

(S) Difficile comportarsi da gentleman quando tutto intorno indica il contrario. A me per esempio rimproverano di non riconoscere e salutare le persone che incontro per strada. Meglio, le saluto anche affettuosamente, ma non sono mai il primo a riconoscerle. Perché? Sarà un mio difetto mentale, ma il fatto più banale è che quasi sempre ho lo sguardo rivolto verso il basso. Come mai? Sono un po’ malfermo e devo evitare le buche dei marciapiedi (non solo di Varese) e le numerose deiezioni canine che i padroni poco gentlemen abbandonano tranquillamente. Anch’io mi comporto poco da gentleman quando gli automobilisti non mi concedono la precedenza agli incroci dove mi spetta o, da pedone, se rischiano di arrotarmi sulle strisce (pedonali, neh).

(C) Ah ah. Non vorrei che ci sia un principio di relatività: ti ho sentito, quando guidi l’auto, inveire contro i pedoni che attraversano improvvisamente o distrattamente, parlando al cellulare. Ma se proprio vogliamo passare da usi e costumi di basso profilo e pensare che la società si regge su un’etica condivisa, non posso evitare di pormi un problema.

È stato più deplorevole il comportamento pecoreccio privato di Giambruno o quello di Ricci che, dimentico della saggezza proverbiale che impone tra moglie e marito di non mettere il dito (ahi ahi, non era una famiglia “tradizionale”) lo ha esposto al pubblico ludibrio? Sono quasi sicuro che qualsiasi imprenditore che registrasse un suo dipendente senza autorizzazione e ne facesse uso pubblico sarebbe sanzionato pesantemente. Si parla invece di licenziare il mancato gentleman. E che dire del capo-azienda, figlio di tanto padre, che si nasconde dietro un “non lo sapevo”? L’impressione di un uso politico di un episodio decisamente privato non scompare. Infatti la replica di Meloni è stata bloccare la nomina di una persona gradita a Forza Italia e all’azienda dante causa del fatto e alla famiglia di riferimento.

(O) Ma come la moglie di Cesare, anche il marito della Presidente deve comportarsi in modo da restare al di sopra di ogni sospetto.

(S) Impossibile trttare in poche righe il tema dell’etica in politica; Machiavelli e Botero ci hanno impiegato tomi su tomi e non l’hanno risolto. Ma se in politica tutto è possibile tranne la gentilezza, la prudenza e il perdono, la vendetta e non il compromesso dominerà sempre le relazioni tra le persone, i popoli e gli Stati, come purtroppo insegna il tempo presente.

(S) Sebastiano Conformi (O) Onirio Desti (C) Costante