Ho già scritto, sulle lettere di questo settimanale on line, del fatto che si necessiti di poter creare a livello europeo una rete energetica per poter potenziare la capacità produttiva delle nazioni a favore della comunità e delle industrie. Non posso, quindi, anche inerentemente all’argomento, che guardare con interesse al progetto presentato a Volandia “Hydrogen Valley Malpensa”.
Vorrei capire quali sono le esatte aspettative di quella che è questa azione. Si punta a creare sul territorio un ecosistema che vada a presidiare l’intera filiera dell’idrogeno – produzione, stoccaggio, trasporto, consumo – coinvolgendo la rete delle imprese locali, in modo che in futuro possano fruire di questo vettore energetico. Mi sono chiesto che previsione ci sia sui tempi di realizzazione e quali prospettive si dispone per poter utilizzare una struttura a favore dell’industria e dei cittadini.
Ho quindi interpellato l’Assessore competente presso il Comune di Busto Arsizio, Giorgio Mariani, ricordandogli che Amici della Terra Italia da anni parla di necessità di utilizzo dell’idrogeno per ridurre l’effetto serra che grava in special modo nella pianura padana, e quindi gli ho anche chiesto: ci sono altre realtà in provincia di Varese ovvero in pianura padana che potrebbero essere collegate con l’iniziativa Bustocca? Che prerogative tecniche devono avere gli impianti per potersi collegare con quanto Busto sta realizzando? A livello Europeo, quali simili iniziative sono presenti e come è possibile mettere in comune quanto Busto intende realizzare con queste?
In che modo Busto Arsizio intende produrre idrogeno? Questa domanda è essenziale perché o l’idrogeno è prodotto da fonti rinnovabili o potrebbe risultare controproducente.
Lo stoccaggio dell’idrogeno nel territorio di Busto Arsizio dove avverrà? Ci sono pericoli verso gli abitanti del territorio?
Ho pensato che una simile esperienza potrebbe essere giocata anche dal Comune capoluogo, magari nell’area indicata a suo tempo dalla giunta del Sindaco Fontana (a Capolago e in un’area dismessa).
Arturo Bortoluzzi
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