Si apre ufficialmente domenica 8 ottobre, in stretta collaborazione con Varese Vive, la nuova stagione del 67 Jazz Club Varese, la prima dopo la scomparsa di Renato Bertossi, avvenuta lo scorso 17 marzo.
Dopo la dipartita del “padre nobile” del jazz varesino, l’attività era comunque proseguita con una serie di appuntamenti (una decina di concerti) nei mesi di aprile e maggio. Ma la nuova stagione ha rappresentato, rappresenta e rappresenterà un notevole impegno per Claudio Borroni che, insieme con un ristrettissimo gruppo di amici e soci del club, si è assunto il compito di proseguire l’attività avviata da Bertossi una decina di anni orsono, dapprima al MIV e successivamente al CFM di Barasso e in diverse altre location di Varese e provincia.
Anche la stagione 2023-24 del 67 Jazz Club si attiene alle “norme” dettate da Renato Bertossi, la prima delle quali è offrire una gamma la più ampia possibile tra i diversi generi che caratterizzano il grande mondo del jazz. Il “classico”, il “moderno” e, quando possibile, anche lo “sperimentale” trovano spazio nella programmazione, che offre obbligatoriamente terreno d’azione anche ai musicisti del nostro territorio, più e meno giovani, che hanno così una possibilità di esibirsi e di esprimersi che oggi non è proprio a portata di mano neppure per nomi di una certa caratura.
La decina di concerti del “dopo Bertossi” hanno permesso al 67 Jazz Club di sperimentare con successo la collocazione della domenica pomeriggio (ore 18), in alternativa a quella tradizionale del venerdì sera (ore 21); così, almeno in questa prima parte di stagione, sino a dicembre, si è cercato di mantenere questo orario che il pubblico ha dimostrato di gradire.
Nel mese di ottobre si terranno concerti sempre la domenica e con cadenza settimanale (anche perché legati ad iniziative filantropiche di Varese Vive e della Fondazione Comunitaria del Varesotto); poi, almeno sino a fine 2023, la programmazione avrà cadenza quindicinale.
Dunque, dopo il prologo della jam session dello scorso 29 settembre, il debutto, nella bella sede di Varese Vive in via San Francesco d’Assisi 26 a Varese, sarà affidato domenica 8 ottobre (ore 18) alla pianista e cantante Irene Robbins, accompagnata al contrabbasso da Francois Laurent e alla batteria da Stefano Calvano.
Il 15 ottobre sarà la volta del Last Organ Trio, con Yazan Greselin all’organo Hammond, Luciano Zadro alla chitarra e Tommy Bradascio alla batteria, tutti e tre vecchie e apprezzatissime conoscenze del pubblico varesino.
Il 22 ottobre si esibiranno Mario Mariotti and his Footwarmers, con il leader alla tromba e al flicorno, Lorenzo Baldasso al clarinetto, Martino Vercesi alla chitarra e Marco Rottoli al contrabbasso.
Il 29 ottobre tornerà il jazz classico con il trio del pianista Enrico De Carli, con Riccardo Vigoré al contrabbasso e Tony Boselli alla batteria; nell’occasione verrà presentato il libro “Vite svitate”, scritto dallo stesso Enrico De Carli.
La programmazione di novembre si aprirà il giorno 12, sempre di domenica, con il Creative Jazz Quartet di Francesco Senia al sax baritono, Stefano Bassalti a tromba e flicorno, Fabio Mazzola al contrabbasso e Stefano Bonacina alla batteria.
Non è fuori luogo dire che il 26 novembre è in calendario il clou di questa prima parte di stagione con il quartetto di Paolo Tomelleri, gloria del jazz internazionale; il suo splendido clarinetto sarà accompagnato dai consueti compagni di viaggio: Fabrizio Bernasconi al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Tony Arco alla batteria.
L’unico venerdì nel calendario di questa prima parte di stagione è in programma il 1° dicembre, con i Cantallops Island della vocalist Enza Cannone, accompagnata dal pianista Victor Gordo, dal contrabbassista Achille Giglio e dal batterista Andrea Varolo.
Il 17 dicembre (ancora però da confermare) si terrà un saggio degli allievi del Liceo Musicale; poi la stagione del 67 Jazz Club Varese ripartirà a gennaio con un programma ancora in via di definizione ma che, così come in passato, non mancherà di proporre, sino a fine maggio, artisti di eccellente caratura e di riscuotere l’apprezzamento di sempre.
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