Con poco clamore, anzi a sorpresa, la “squadra di lavoro” per la definizione del nuovo PGT varesino (lo strumento voluto dalla Regione che allarga visione s copi del vecchio Piano Regolatore) si infoltisce. A fine marzo, con una certa enfasi, era stata annunciata la collaborazione con Palazzo Estense da parte degli esperti del Poltecnico di Milano nella definizione del nuovo strumento urbanistico, il documento più importante che segna un’amministrazione intera. Ai primi di settembre, colpo di scena: con un comunicato, l’Amministrazione annunciava la definizione del “team globale che, oltre ai tecnici comunali e il team del Politecnico, comprende ora anche geologi, esperti di partecipazione e comunicazione. “Nessun cambio di rotta, ma un naturale complemento”, ha dichiarato a RMFonline il sindaco Davide Galimberti, “gli esperti del Politecnico si occuperanno della parte-chiave del documento, quella urbanistico-territoriale, mentre quelli dell’Insubria cureranno in particolari i temi di natura economico-sociale nonché giuridica, fornendo gli opportuni strumenti conoscitivi”. RMFonline ha fatto il punto con l’assessore alle politiche territoriali (“Rigenerazione Urbana, alla Mobilità e alle Infrastrutture”) Andrea Civati.
Ma no: da tempo ci confrontiamo quasi tutti i giorni con l’Insubria, anche su aspetti di interesse comune, come studentati e loro impatto. C’è sempre un canale aperto. L’Università ha deliberato la collaborazione e prima della pausa estiva anche l’amministrazione ha provveduto a deliberarla. Del resto, sapevamo che il team del Politecnico avrebbe dato il suo contributo sugli aspetti urbanistico-territoriali, ma dall’Insubria giungerà un contributo conoscitivo su materie dall’indirizzo economico, alle tematiche delle imprese, a quelle demografiche, sociali…
Sarà un team esteso e multidisciplinare di docenti. Tra gli altri, ne sono parte Emanele Boscolo, presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Urbanistico, del Dipartimento di Girisprudenza, Maria Pierro, direttore del Dipartimento di Economia, di Raffaello Seri, docente di econometria e quindi di strumenti di analisi delle tendenze economiche, di Elena Maggi, un’economista industriale che potrà portare una visione sullo sviluppo del tessuto produttivo, e altri ancora che saranno della partita…
Dalle università verrà un contributo tecnico-conoscitivo, fondamentale per la portata di uno strumento come il PGT, che interagisce con il complesso delle realtà sul territorio. Accanto a questo però sarà naturalmente l’indirizzo politico da parte di Assessorato, Giunta, Consiglio Comunale.
Il giorno 7 è stato una giornata di lavoro in cui ci siamo tutti quanti incontrati: il sindaco, io stesso, i tecnici dell’Amministrazione, i team di lavoro esterni e si è svolto l’incontro con la Commissione urbanistica che vede la partecipazione di maggioranza e opposizione. Già ora sta partendo un programma di incontri con i singoli assessorati (il primo è quello dei Servizi Sociali), che sono i ricettori delle varie istanze.
Questa fase conoscitiva ha anche questo scopo: conoscere per decidere.
Vogliamo essere sempre più una città inclusiva e accessibile per le diverse categorie di cittadini, nelle varie età della vita
Un regolamento comunale c’è, ma in effetti è molto vecchio. Conclusa la partita del PGT, dovremo affrontare anche quella. Ce la faremo nel corso di questa amministrazione? Si, io penso proprio di si.
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