Ognuno vede nel mondo ciò che porta nel suo cuore. Chi è nell’errore spesso compensa con la violenza ciò che gli manca in verità disse J. W. Goethe.
Forse anche per questo Gesù nel Vangelo ci fa vedere che sul molo della vita ci può essere anche il pescatore.
Incrociare lo sguardo di Gesù cambia il valore che dai ad attese, cose, relazioni. Se ti senti inadeguato, sarai sempre acidamente deluso, se ti senti prezioso, scoprirai prospettive nuove.
Infatti Gesù ha detto “vi farò pescatori di uomini”, non cacciatori o scaricatori di porto.
Pescare e vivere hanno in comune la scelta dell’AMO: l’AMO uncino che fa abboccare e AMO voce del verbo amare.
Chiediamoci: “amo” per me è oggetto o verbo? lo uso per prendere o per donarmi?
Capire come Dio vede noi e le cose, come pensa, come agisce, ci insegna a renderci conto di ogni AMO che cambia la vita.
Il pescatore è una figura di attesa, pazienza, speranza, fiducia, aperto al rischio, alla novità. Noi invece vogliamo tutto e subito.
Non prende di mira i pesci, non corre loro dietro. Quello che è sfuggente lo attende come possibilità di vita. Noi siamo più portati a strattonare e a sparare pur di averla vinta.
Quando la rete è piena, chiede l’aiuto degli altri, perché non ce la fa da solo, così la gioia di uno è di tutti: la fortuna è contagiosa se si condivide. Noi siamo invidiosi del bene degli altri e avari del nostro.
Quando la rete risale vuota, non si scoraggia: la getterà di nuovo, più lontano e in profondità. Noi siamo tentati ad accartocciarci dando colpe qua e là, come alibi per rassegnarci pessimisti.
Vive tra due immensità: il cielo e il mare. Tra l’abisso del già e del non ancora, tra sogni e realtà, sa che ogni partenza è un rischio e ogni ritorno una grazia. Noi preferiamo galleggiare rasente costa.
Studia le onde, il vento, le nuvole, il meteo, mette in conto anche il naufragio e i peggiori imprevisti, scrutando tanti segni che ai più non dicono niente. Noi facciamo fatica ad adattarci ai cambiamenti.
Sa che il mare è pericoloso e le tempeste terribili ma quei pericoli non lo tengono a terra. Noi siamo per il facile adagiato, ma chi dorme non piglia pesci. L’unico modo per realizzare i sogni è svegliarsi.
Gesù ci indica il modo per riuscirci: lo stile del pescatore. È vero: ognuno vede in base a ciò che porta nel cuore e ciascuno vive in base all’AMO a cui vuole abboccare.
Uso l’AMO per uncinare e avere, pur facendo male all’altro, o per realizzarmi e essere, volendo bene e cercando il bene?
You must be logged in to post a comment Login