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Opinioni

SÌ, MA L’AMBIENTE?

ARTURO BORTOLUZZI - 14/07/2023

seleneHo avuto notizia dagli organi di informazione locali che è stato presentato il rendering per la Via Selene.

Lo stesso Sindaco ha preso una propria posizione sui suoi account Instagram e Facebook: «Lintervento consentirà di snellire il traffico in ingresso alla città e soprattutto agevolare la viabilità dellarea industriale della zona sud di Varese dove si trovano diverse aziende».

Continuo a non capire come si possa permettere ai mezzi pesanti di transitare dal Comune di Varese al Comune di Gazzada Schianno che non ha una viabilità attrezzata allo scopo e che anzi presenta pericolose strozzature.

In proposito ho saputo che l’Assessore ai Lavori pubblici ha commentato molto positivamente i benefici del nuovo tratto stradale e di come il Comune di Varese abbia privilegiato le emergenze ambientali: «Del progetto di via Selene si è lungamente parlato, laccesso da sud alla città è essenziale. Il piano ha diversi passaggi, c’è l’uscita di largo Flaiano, quella della Malerba-Esselunga, quindi la via Piana di Luco e la via Selene. Questa è importantissima per la viabilità cittadina. Nel frattempo, mentre per la prima parte della via siamo in fase di progetto avanzata, stiamo pensando alla revisione, attualmente in corso, di via Piana di Luco allincrocio con viale Borri».

Civati spiega inoltre come per arrivare all’attuale ideazione esecutiva che riguarda via Selene l’amministrazione abbia lavorato anche con i diretti interessati, ossia i residenti, recependo le loro istanze e inserendo nel piano anche la realizzazione del sistema fognario: «Era una delle loro richieste principali, visto che la zona ne è priva».
In più, sono stati revisionati gli accessi a diverse proprietà, per renderli più facili. Dando una mia opinione, non posso non manifestare la più marcata contrarietà a quanto è stato detto.

A me sembra che la questione ambientale non sia stata esaurientemente trattata. Mai avrei pensato che si potessero abbattere delle alberature rigogliose e realizzare una strada in un’area agricola della città. Politicamente parlando, non comprendo il motivo per cui viene detto che realizzare una strada in via Selene sia determinante per ridurre il carico veicolare di Varese. Perché di tutto ciò non si è mai parlato nelle due ultime campagne elettorali?

Innanzitutto l’Assessore dice di avere accolto istanza degli abitanti lungo la Via Selene facendo in modo che ci sia una completa effettuazione della rete fognaria lungo la strada.

Sono convinti che dovrebbe essere una normale prassi dell’agire comunale, volendo realizzare una strada, quella di attuare un’efficace gestione delle fognature e degli scarichi.

Non si può pertanto dire, come ha fatto l’assessore Civati, di avere portato in avanti il progetto delle fognature sulla base delle richieste dei residenti. Ciò è, come ho detto, ingiusto e mi preoccupa. Il Comune avrebbe dovuto pensare a queste necessarie realizzazioni fin da subito. Non è stato trattato il tema palude Stoppada. Ho spiegato, con il Comitato Salviamo la Via Selene, come sia fondamentale salvare questa palude che è l’unica esistente in prossimità della città di Varese ed è densa di caratteristiche degne di una necessità di tutela dell’ambiente.

In particolare ADT, associazione che presiedo, tiene a far conoscere le chiare parole del Vice Presidente Silvio Valisa: «Ho letto la determina che approva il progetto esecutivo della Via Selene. Si tratta di un atto tecnico, probabilmente contestabile se esaminato in dettaglio con gli innumerevoli elaborati, ma il problema di base è linput che è stato dato ai progettisti. Non si tratta semplicemente di attuare un progetto stradale, ma lidea progettuale a monte deve comprendere tutto il territorio interessato in una visione urbanisticamente ed ambientalmente corretta. Non è necessaria una formale valutazione di VIA, basta una attenta ed intelligente visione per indicare almeno tre tematiche progettuali esecutive: oltre il collegamento stradale, le opere paesistiche e di compensazione ambientale, lavvio a soluzione in termini di tutela dello stato di abbandono e degrado per la zona umida e lurbanizzazione effettiva del comparto. Quindi si dovrebbe partire (come del resto chiesto finora) da una visione generale del comparto che evidenzi le problematiche e ne indichi le possibili soluzioni, al limite anche come obbiettivo di una realizzazione graduale ma indicata in concreto. Di questo, mi pare, non c’è nulla se non la strada nuda e cruda. Anche per la rete fognaria nera (che dovrebbe essere in simbiosi con i lavori stradali ed essere interessata agli sfiori – prima pioggia – delle tombinature stradali) non mi pare ci sia una previsione progettuale concreta ed esecutiva, ho trovato solo un rinvio ad un intervento di Alfa s.r.l. (questa è più o meno una concessionaria, con funzione gestionale/esecutiva, ma linput alle realizzazioni con le inerenti indicazioni progettuali ritengo spetti al Comune).

Forse non sono aggiornato o non ho consultato sufficientemente gli atti, ma mi pare che la promessa dellAssessore di porre mano ad un intervento di risanamento degli specchi dacqua e aree connesse sia svanito».

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