Ritratti

CELLULARI

MAURO DELLA PORTA RAFFO - 07/07/2023

Quella sul cellulare è una agenda particolare, mobile.
I nomi cambiano posizione.
E non è che così, sul fondo, si trovino solo i morti – certo, non gli telefoni o mandi whatsapp mai e dovresti… – che aumentano visto che il tempo trascorre e per loro non più.
Fai lo stesso, però, per diversi motivi, con tizio piuttosto che con caio.
E capita di quando in quando di scorrere i nomi ultimi a ripassare i perché.
Magari, la nostalgia t’assale: la macchina a noleggio con autista per dire che – stavi bene allora e potevi – t’aspettava ogni volta al mattino all’arrivo a Roma, t’accompagnava agli incontri e da Fortunato al Pantheon e ti riportava infine verso sera alla stazione, altroché, e sogni che domani capiti ancora.
Può darsi t’imbatta perfino in quello che t’ha fatto o ti vuole male e lascia perdere come e perché.
Semplicemente, nel tizio che hai visto neppure ti legge, che non si cura se sei al mondo o no.
In quello che, insomma, disturbiamolo solo in casi davvero particolari.
In quello che tieni come di riserva, non si sa mai.
Nei secondi cellulari perché i primi sono nel gruppo tale e tal’altro e se proprio gli devi dire qualcosa che li riguardi personalmente…
Infine, pochissimi, quelli che oramai non sai chi diavolo siano, mah?
Un attimo.
Poi, sali e le tristezze diminuiscono o, quando vedi i nomi di figlie e nipoti, comunque sia spariscono.
È che sei vecchio!