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Attualità

TURISMO, È L’ANNO BUONO?

SANDRO FRIGERIO - 23/06/2023

Tutti insieme alla Schiranna

Tutti insieme alla Schiranna

Che ci fa un terzo della Giunta comunale varesina, sindaco e vicesindaco compresi, oltre all’assessore allo sport, alla presentazione della coppa del mondo di Canottaggio alla Schiranna? Domenica scorsa la manifestazione si è conclusa con buoni successi – ori e podi – per gli atleti italiani e anche per quelli del Varesotto, ma la partita va oltre una manifestazione che ha portato per alcune settimane, talvolta mesi, squadre con  centinaia di atleti e tecnici sulle sponde del lago. Sono stati infatti  42 i paesi rappresentati, con circa 650 atleti, un numero che sfiora i 1500 comprendendo gli staff. E se la squadra italiana, con una novantina di canottieri, ha spiccato per consistenza, quella cinese l’ha superata con un centinaio, meritando anche la visita del Console da Milano. Non nasconde la sua soddisfazione il sindaco Galimberti, presidente del Comitato organizzatore, che cita le diverse manifestazioni sportive che hanno contribuito e contribuiranno a puntare i riflettori, anche internazionali, su Varese e i suoi dintorni.

La partita in gioco è più ampia ed è quella del turismo, dove i numeri sono in crescita, ma ancor non tali da fare di questo territorio stretto dai laghi Maggiore, Ceresio e di Como un solido punto richiamo.

“Nel 2022 abbiamo recuperato il gap da pandemia rispetto al 2019, soprattutto per gli ospiti dall’estero e già nel periodo natalizio, grazie anche agli eventi organizzati, la crescita delle presenze è andata aumentando. Le stime correnti indicano un vero salto tra il 2021 e il 2022, da 230 a 300 mila pernottamenti. I primi mesi del 2023 rafforzano questa tendenza. Alberghi e case vacanze, oggi molto più diffuse anche di solo pochi anni fa registrano un ottimo successo”, dice la vicesindaca Ivana Perusin, responsabile per le attività produttive, turismo incluso.

La strada da fare  è ancora lunga. L’Istat è lenta nel dare i numeri:  gli ultimi disponibili sono relativi al periodo giugno-dicembre 2021, quando ancora la pandemia frenava il turismo, ma la provincia di Varese contava in quei 7 mesi 894 mila presenze, ben sotto il milione a 825 mila  della provincia di Verbania e soprattutto i 2 milioni 785 mila di Como. Il problema è la qualità del turismo: Ogni ospite nel periodo indicato ha generato 1,9 pernottamenti, contro i 3,9 del Comasco e i 3,7 di Verbania. Pare che stiano salendo.

Turismo a Varese tra Ascom (il direttore R. Tanzi) e Comune (la vicesindaca I. Perusin)

Turismo a Varese tra Ascom (il direttore R. Tanzi) e Comune (la vicesindaca I. Perusin)

“La ripresa c’é e si vede – dice il direttore di Ascom Roberto Tanzi –  in particolare sui flussi dil turisti stranieri, dove rispetto al prepandemia sono cambiati i rapporti tra i vari paesi di provenienza, soprattutto tra quelli d’oltralpe, ma mantenendo sempre un profilo di visitatori alto-spendenti.

Il Covid ha lasciato il segno. Tra il 2019 e il 2021 la falcidie maggiore di prese è stata quella svizzera, a causa anche delle chiusure dei confini, e nel 2022 la mappa geografica è cambiata. Lo scorso anno, i francesi, con 4881 pernottamenti a Varese aveva, superato, pur di un soffio, gli Svizzeri(4876), di poco avanti ai Tedeschi (4100). Nei primi mesi del 2023 è continuato il “recupero” elvetico, con 6850 pernottamenti (2042 dai tre giorni in su), , con 4800 Tedeschi (1400 da tre giorni in su) e 4500 Francesi (1137 dai 3 giorni). A Varese si sente parlare sempre più  tedesco. Sarebbe in corso una parziale sostituzione Germania-Svizzera che però, dicono gli addetti ai lavori, non sposta il profilo – sempre alto spendente – delle due nazionalità. Che cosa serve allora? Nel parleremo ancora nelle prossime settimane, ma qualche riflessione si può già fare. Al primo posto balza evidente la necessità di un organismo di coordinamento nella promozione, che c’era finchè esisteva l’APT, Azienda di Promozione Turistica. Oggi le competenze, con scarso effetto sui flussi turistici, sono in teoria divise tra Camera di Commercio, Comune, ancora qualcosa della Provincia. Se un turista digita su Google le parole “Varese Turismo”, il risultato sono siti della Provincia di un decennio prima, assolutamente obsoleti. Come dire: meglio cercare direttamente piattaforme come Booking, Trip Advisor, AirBnB (per le case vacanze).

Altro problema è quello dei trasporti, con corse serali quasi inesistenti. Non parliamo del collegamento con il Lago, dove soprattutto nelle date degli eventi (3-4 l’anno) la mancanza d servizi si sente (albergatori e Comune non potrebbero cercare una strada comune? Per finire con la conoscenza e adattamento agli usi dei turisti. Vista la composizione, qualche ristorante in più in grado di aprire alle 18.30, con indicazioni multilingua ben visibili sulla strada e indicazione che si parla il tedesco non sarebbe male.

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