Ho letto con interesse, qualche settimana fa, l’articolo di Fabio Gandini sulla questione, diventata annosa, della funicolare del Sacro Monte. E dal momento che io ho un pallino per il futuro e per quanto mi resterà da campare – il pallino, prima di passare il fatidico ponte degli egizi, è vedere riaperti e attivi il Grand Hotel Campo dei Fiori, il secondo ramo della funicolare che lo raggiunge e infine la ferrovia della Valmorea – mi è venuto in mente che addirittura all’inizio del suo primo mandato avevo inviato un messaggio chiaro al sindaco Galimberti.
Il messaggio era sintetizzato da una sorta di tazebao che gli avevo spedito sia per posta normale sia come immagine di messaggio di whatsapp. Non è stato dunque complicato recuperarlo. Recitava così. Titolo: Timeline rilancio Campo dei Fiori (Grand Hotel, più funicolare, più colonia, più ristorante, più area montana). Quindi, a seguire, la scaletta temporale che definiva le sanzioni in caso di inadempienza. 19 giugno 2016, elezione: scatta il cronoprogramma. Elezione più 2 mesi: richiamo formale. Elezione più 6 mesi: richiamo ufficiale con chiarimento. Elezione più nove mesi: invito a prendere un tè (come in Cina). Elezione più 12 mesi: cartellino giallo. Elezione più 15 mesi: mangio il cranio. Dopo i 18 mesi dall’elezione: nella bocca del Lucifero dantesco.
Visto che il periodo è abbondantemente scaduto e che Galimberti, per giunta rieletto, dovrebbe essere già tra le fauci del Demonio, ho ricordato al Borgomastro che quanto scritto sette anni fa non passa affatto in giudicato. Anzi, dal momento che sto seguendo le varie punzecchiature che Mauro Gregori gli riserva nel gruppo di Facebook “Varese la vedo così”, la questione Campo dei Fiori e dintorni (per inciso, chissà perché si parla sempre di rilanciare il Sacro Monte e mai anche dell’altro versante della montagna…) sarà oggetto di interventi e osservazioni. Ma Galimberti mi ha risposto con una frase succinta che sembra indicare che qualcosa potrebbe accadere. More to come, forse. E se davvero ci saranno novità gli concederò un congruo sconto di pena per altre “cosucce” non proprio edificanti: le buche nelle strade, i marciapiedi sconnessi, la sporcizia che ammanta la (ex?) Città Giardino, il verde lasciato un po’ così, i cantieri che fanno un passo avanti e due indietro e chi più ne ha, più ne metta.
You must be logged in to post a comment Login