(S) Niente di nuovo sotto il sole. E nemmeno sotto la pioggia. L’alluvione: più o meno quella di sempre, solo che essendo capitata in una regione da sempre amministrata dalla sinistra è difficile intonare il cantico “Governum lader”. Possiamo anche evitare l’apologia, non ci sarebbe niente di paradossale.
(C) Invece no, dando credito ad una citazione de “il Giornale”, riferitomi da una rassegna stampa perché non è una mia abituale lettura, ho da offrirvi una scenetta gustosa, verificatasi su LA 7 e visibile su You Tube. Sono dichiarazioni sorprendenti quelle del senatore Achille Occhetto, già segretario del PCI.
“Ci troviamo di fronte a un messaggio che ci manda il Signore, e io non sono credente. E il Signore, che vedeva questi giovani che si arrabattavano a verniciare i muri per far capire alla gente che cosa succedeva. E non succedeva niente. E allora il Signore ha detto: ‘Ma poveri ragazzi, adesso ve lo faccio vedere io!’ E abbiamo visto il Dio della Bibbia intervenire. Invece delle cavallette, lui in 3 giorni ha mandato la pioggia di 6 mesi. E il disastro è stato molto più grande della vernice. Ma poi i ragazzi hanno risposto: “anche Tu non ci sei riuscito”. Silenzio in studio. Alla fine è stato Parenzo a intervenire: “Sentire uno storico ateo come lei, citare un episodio biblico…”. Risponde Occhetto: “Ma io difendo l’Emilia non per la Schein o Bonaccini… Se la classe dirigente italiana non capisce che il problema è questo, e che bisogna unirsi per salvare il Pianeta“, ha insistito Occhetto, “come cittadino io ho paura di questa reazione”.
(S) Niente più di un apologo, mica una conversione. Ma poi, che valore ha un intervento di questo ormai dimenticato Occhetto?
(C) Ricordo che è stato l’ultimo segretario del ‘vero’ PCI, uno che, come prima di lui Berlinguer, veniva scelto da ragazzino, come un piccolo Dalai Lama, messo alla guida della Federazione Giovanile, iscritto a 18 anni alla Direzione nazionale e portato a tempo debito alla Segreteria. Quindi guida della trasformazione del PCI in PDS. Un mito, benché sconfitto da Berlusconi. Non è importante la battutaccia, anche se ascoltandolo Schlein si mordeva le labbra, ma la conclusione: “unirsi per salvare il pianeta”. Non è come se l’avesse detto Greta.
(O) Finalmente anche Costante ambientalista!
(C) Alt! Mai stato negazionista, Piuttosto continuo a far rilevare che ci sono conoscenze scientifiche che riducono il ruolo climalterante della CO2 rispetto, per esempio al metano o a fattori poco conosciuti come quelli astronomici o le correnti marine. Ma insisto sulla necessità di operare da subito sulla mitigazione degli effetti del cambiamento, sulla prevenzione dei danni e sull’investimento in capitale umano, che va fatto su tutto il territorio montano, specialmente sull’Appennino. La pianura si difende curando la montagna, favorendo la ripresa della vita nelle terre alte. Dove questo è avvenuto, penso al Trentino –Alto Adige, ma forse anche di più alle Langhe, terra di emigrazione e miseria fino al dopoguerra, (tutti abbiamo letto almeno Pavese,) oggi fioriscono turismo, industria agroalimentare raffinata, cultura.
Tornando ad Occhetto, è vero, niente più di un apologo e certo non la volontà di attribuire ad un dio veterotestamentario intenzioni vendicative nei confronti dell’umanità, ma in altri tempi un ideologo comunista avrebbe dato la colpa al capitalismo o al fascismo, a piacere.
(O) L’urgenza di un’azione positiva fa trasparire la necessità di un pensiero positivo anche in un momento in cui sembra difficile districarsi dalle pastoie del prossimo sondaggio o riconoscere nella sopraffazione subita dalla ministra Roccella qualcosa di peggio di un dissenso un pochino intemperante.
(C) Direi di più: il ricorso all’apologo pseudobiblico rivela la necessità di superare una concezione della storia e della politica chiusa nella gestione delle contingenze e degli interessi meschini, si propone uno sfondamento dell’orizzonte dei bruti fatti. Per un marxista non è poco.
(S) Sebastiano Conformi (C) Costante (O) Onirio Desti
You must be logged in to post a comment Login