L’idea è di Carlo Meazza, noto fotografo (ma non solo) varesino. Ed è nata proprio pensando al suo mestiere: era lì, nel posto di cui parleremo, proprio perché tentato di scattare degli scatti. «Quella è la balconata più bella di Varese e quella sera c’era un tramonto da favola». Così gli è venuta l’illuminazione: perché non fare in modo che quella vista sia sfruttabile in modo adeguato dai concittadini e dai “forestieri” in visita? Già, perché non farlo…
Via Monte Bernasco, salendo fino a una sorta di terrazza che sta giusto sotto il Parco degli Ulivi: è questo posto che stiamo parlando. Da lì si vedono tutte le montagne prealpine e alpine, con il Monte Rosa a troneggiare giusto di fronte e il Sempione là in fondo sulla destra. Ma nelle giornate migliori, guardando a sinistra, si vede pure il Monviso. Ecco allora la proposta, che credo abbia già esposto alle autorità comunali: creiamo una piazzola dove la gente possa arrivare, sedersi, ammirare e scattare delle foto. Ma quella non è un’area privata, posto che a sinistra e a destra, dopo un ampio spazio verde, ci sono due ville? “Sì, è vero. Però – obietta Carlo – si può provare ad acquisire la parte strettamente necessaria a varare l’iniziativa con la giustificazione che di mezzo ci sarebbe un interesse pubblico”.
Peraltro, detto che sarebbe comunque da affrontare la questione dei parcheggi e di una regolamentazione adeguata per evitare affollamenti eccessivi, si può considerare come alternativa proprio la zona del Parco degli Ulivi, che se non andiamo errati è di proprietà pubblica. Avremmo poi un ulteriore suggerimento, visto che stiamo parlando di un luogo panoramico e di panchine: potrebbe valer la pena di chiedere l’installazione di una delle panchine giganti colorate che Chris Bangle, designer americano e già stilista di automobili (per anni ha lavorato alla Lancia e alla Bmw), ha progettato e lanciato. Sono diventate iconiche: ne sono già state piazzate 283 e 56 sono in costruzione. Piazzarne una anche a Varese, su quella collinetta in posizione strategica, servirebbe ad aggiungere una curiosità non da poco all’offerta turistica della città.
You must be logged in to post a comment Login