Il Jazz Club 67 Varese sopravvivrà, almeno per qualche mese, alla scomparsa del suo fondatore, presidente e factotum Renato Bertossi.
Il ritorno all’attività della ormai storica associazione varesina avverrà il prossimo 14 aprile nella bellissima sala sede di Varese Vive, in via San Francesco d’Assisi 26 a Varese, con un concerto della cantante Elisa Marangon accompagnata dal pianista Roberto Olzer e dal contrabbassista Attilio Zanchi, due nomi di enorme prestigio nell’ambito del jazz italiano e internazionale.
Seguiranno altri appuntamenti, con cadenza settimanale, che verranno di volta in volta pubblicizzati.
Negli ultimi mesi il cammino del Jazz Club 67 Varese si era fatto davvero accidentato. Dapprima, già dallo scorso mese di novembre, una inspiegabile quanto dura vertenza tra il Comune di Barasso e il Centro di Formazione Musicale gli aveva impedito, senza colpa né peccato, di proseguire la sua attività nella sua sede storica, appunto a Barasso, dove il JC67 era di casa dal 2013; poi le precarie condizioni di salute di Renato Bertossi avevano fatto il resto, costringendo il club prima a rallentare la sua attività (possibile solo grazie alla collaborazione di Franco Orlando, titolare della Comtec, che aveva ospitato alcuni concerti nella sua bella sede di via Dalmazia) e poi, a febbraio, a interromperla del tutto.
La scomparsa di Renato Bertossi, lo scorso 17 marzo, ha però indotto alcuni soci del club (Claudio Borroni, Giusy Consoli e Massimo Bizzozero) a impegnarsi quanto meno per condurre a termine la stagione, in buona parte già programmata, onorandone la memoria.
Fondamentale, a questo proposito, il supporto di Giuseppe Redaelli, presidente di Varese Vive, e dei suoi collaboratori, che hanno teso una mano al Jazz Club 67 offrendogli ospitalità (sempre in abbinata con Comtec) per i concerti programmati sino all’inizio di giugno.
Impossibile prevedere se questo breve cammino, in assenza di Renato Bertossi, potrà poi avere un futuro. In questi ultimi dieci anni, con il suo Jazz Club 67, Bertossi aveva organizzato oltre 600 concerti (!), tutti di notevolissima qualità, portando la musica in diverse location cittadine, “inventando” anche dei piccoli festival, ma anche in giro per la provincia (ultimamente a Lonate Ceppino e a Maccagno). Inesauribile miniera di idee, sempre sostenuto da una grandissima passione, Bertossi si era sempre esposto in prima persona, confidando in una adesione che tuttavia non sempre era stata pari alle attese.
Incoraggiante, in questo senso e in chiave futura, la partecipazione di pubblico a una jam session che si è tenuta domenica 26 marzo nella sede di Varese Vive: appassionati e musicisti hanno risposto numerosi, contribuendo a rafforzare l’entusiasmo degli organizzatori.
Questi prossimi concerti, in programma sino alla prima settimana di giugno, vogliono essere soprattutto un omaggio a quel personaggio inimitabile che è stato Renato Bertossi ma saranno anche l’ennesima imperdibile occasione di ascoltare musica di qualità della quale si avverte sempre la necessità e di cui non ci si può stancare.
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