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Fisica/Mente

TROPPO FACILE

MARIO CARLETTI - 31/03/2023

????????????????????????Senza dare giudizi o valutazioni, prendiamo atto che la globalizzazione ormai coinvolge tutti i campi dell’attività umana.

Non sfuggono alla regola nemmeno quello sanitario e dell’informazione, che sono spesso collegati tra loro a doppio filo.

Succede in questi giorni che Elon Musk, il visionario miliardario americano simbolo in questa era di soldi, guadagni e per equazione – a mio avviso imperfetta – eretto anche a modello di vita sociale, abbia dichiarato di assumere una sostanza capace di non farlo ingrassare.

La notizia è rimbalzata sulla stampa mondiale, ha fatto più eco di una dichiarazione del Santo Padre, e naturalmente ha trovato proseliti in ogni parte del mondo, pronti a seguire le sue indicazioni.

Devo dire la verità che, di primo acchito, se a rispondere non fosse la corteccia cerebrale ma il mio istinto, questa sarebbe per me una notizia meravigliosa. Goloso ed in perenne lotta con la bilancia, una soluzione così elementare mi farebbe davvero felice.

Tendo invece a ragionare e vi spiego alcuni passaggi.

Il diabete è una delle malattie più diffuse, più costose, più subdole e più dannose che affligge il genere umano. Si tratta, nel caso del diabete di tipo uno, della totale incapacità del nostro organismo di produrre un ormone (insulina) che garantisce l’ingresso del glucosio dal circolo alle cellule. La terapia è quindi unica: somministrazione di insulina sintetica.

Il diabete di tipo due (oltre il 90% dei casi) è invece una diminuzione parziale di produzione di insulina e va combattuto con dieta, attività motoria regolare e farmaci che diminuiscono la produzione di glucosio da parte del fegato, diminuiscono il suo assorbimento intestinale ed aumentano la sensibilità verso l’insulina rimasta.

Questo farmaco si chiama metformina, è diffuso in tutto il mondo, il suo uso è stato approvato nel 1994, ma per i pazienti precedentemente descritti. In casi particolari in cui la risposta a questo farmaco non sia ideale, per diversi motivi, viene consigliata la semaglutide che ha una azione similare.

Ora succede che in questi giorni l’AIFA, cioè l’agenzia vigilante sui farmaci, ha ricevuto dall’azienda produttrice di questa molecola un warning con il quale si avvisa che, visto l’esplosione della richiesta per questa sostanza, la produzione non è più in grado di soddisfare il mercato almeno per tutto il 2023.

Cercherà di organizzarsi per aumentare la quantità di farmaco da mettere a disposizione ai richiedenti nel più breve tempo possibile.

Quindi la dichiarazione di Musk ha di fatto privato i malati che vengono trattati per sopravvivere della medicina necessaria, a scapito di coloro che invece che mangiare meno e camminare, amano (quella che credono) una facile scorciatoia.

Questo provoca la comunicazione non corretta, perché andrebbe aggiunto che l’utilizzo di questa molecola per la gestione del peso non è previsto dal bugiardino del farmaco, in quanto non sono stati mai minimamente studiati gli eventuali effetti negativi.

Chi lo assume, quindi, in realtà sta facendo da cavia in uno studio non scientifico, senza controlli, senza dati e quindi oltretutto inutile per la società civile.

La casa farmaceutica produttrice ha tenuto a sottolineare che la carenza del prodotto non è affatto dovuta a qualche difetto del medicinale, a problemi di sicurezza, a falle nel sistema di produzione, ma semplicemente ad un abnorme aumento di richiesta del mercato.

La società si è impegnata formalmente ad aggiornare la situazione di carenza relativa del farmaco; l’AIFA a sua volta ha raccomandato a tutti gli operatori sanitari di tenere alta l’attenzione su eventuali reazioni allergiche/effetti collaterali in modo che la farmacovigilanza sia tenuta sempre aggiornata.

Con senso pratico temo che l’unica soluzione sia proprio quella di utilizzare questi influencer (visto il loro indubbio potere mediatico) anche per comunicazioni socio sanitarie, ma avendo l’accortezza però di vigilare sui contenuti del messaggio.

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