Queste righe, per essere veramente nella parte, le scrivo tra uno starnuto e l’altro, con i fazzoletti di carta a portata di mano e qualche imprecazione.
Siamo infatti già nei mesi in cui le allergie, legate alla reazione del nostro organismo a sostanze presenti nell’aria prodotte da diverse piante, incominciano a farsi sentire.
Va subito detto che la maggior parte di queste reazioni allergiche, sono lievi/moderate, rispondono bene alle terapie e sono quindi relativamente controllabili. Solo poche sfociano in reazioni anafilattiche, queste invece molto pericolose ed aggressive.
Le allergie sono comunque patologie che vale la pena di conoscere primo perché altamente diffuse – è stato infatti calcolato che almeno una persona su quattro ne soffrirà nell’arco della sua vita – e poi perché influenzano in modo negativo le attività sociali quotidiane, possono insorgere a qualsiasi età e manifestarsi in modo transitorio o permanente.
Quindi può succedere a tutti, in qualsiasi momento dell’anno, in modo improvviso e fastidioso.
Le allergie sono causate dagli allergeni presenti nell’aria che respiriamo e prodotte da diversi tipi di alberi e flora: generalmente scatenano nel nostro organismo sintomi come starnuti, naso che cola, occhi rossi, lievi difficoltà respiratorie, rossore, prurito della cute etc etc
È una patologia che nella maggior parte dei casi non richiede un intervento dello specialista, evitabile ovviamente da chi per esperienza l’ha capito cercando di non venire a contatto con l’allergene e controllabile con farmaci come antistaminici o decongestionanti.
L’allergia è quindi una reazione specifica del nostro sistema immunitario quando viene a contatto con una sostanza che normalmente è innocua.
Una ipersensibilità è invece un eccesso di reazione agli effetti di una sostanza come aumento eccessivo della frequenza cardiaca (azione nota della caffeina).
L’anafilassi come detto è una reazione per la quale è richiesto un intervento medico d’urgenza visto la gravità dei sintomi.
L’intolleranza riguarda invece allergeni alimentari e non coinvolge il sistema immunitario.
Gli allergeni includono sostanze molto diverse tra loro come pollini di piante, fiori, erbe, acari della polvere, derivati di animali come i peli e la forfora, sostanze trasmesse da punture o morsi di insetti etc etc
La caratteristica degli allergeni è che, per la maggior parte delle persone, sono innocui.
È stato supposto, visto la chiara famigliarità di questa patologia, che alla base vi siano particolari genetici che influiscono sul sistema immunitario rendendolo più reattivo a stimoli specifici.
Sono in aumento in tutta la popolazione dei Paesi economicamente sviluppati anche se non vi è ad oggi una spiegazione ben precisa del perché.
La diagnosi è fatta generalmente con i sintomi associati al periodo ed alla storia del paziente ma vi sono a disposizione anche test medici come il prick cutaneo (gocce di diversi estratti di allergeni posti sulla cute dell’avambraccio lievemente scalfita da un ago determinano in pochi minuti nell’allergico l’insorgenza di un pomfo), l’analisi del sangue (ricerca di anticorpi specifici prodotti con l’allergene), patch test ove viene messo a contatto tramite un supporto metallico l’allergene per 48 ore sulla pelle e seguendo le eventuali reazioni.
Volendo c’è anche il test di provocazione cioè la volontaria somministrazione dell’allergene sospetto (ad es per via inalatoria) per valutare le reazioni del soggetto.
Miglior terapia (anche se non facile per diversi allergeni) è la prevenzione, cioè non venire a contatto con l’allergene: relativamente facile se è il pelo di cavallo, complicato se è un polline di una pianta diffusa nei luoghi dove si vive.
Oltre ai farmaci si può ricorrere alla desensibilizzazione cioè favorire con la somministrazione graduale dell’allergene una modulazione della risposta immunitaria.
In caso invece di reazioni aggressive (anafilassi) importante metter al corrente famigliari, colleghi ed amici del problema ed avere a disposizioni farmaci per il pronto intervento.
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