Con dei mondeghili di pane, Russell ha vinto la prima puntata di Avanzi il prossimo, programma televisivo che ha per oggetto la cucina, nel quale due squadre si affrontano sulla realizzazione di una ricetta con ingredienti di recupero, su un food quiz e sulla mise en place in un torneo ad eliminazione diretta.
È la solita zuppa.
Anzi no perché l’obiettivo del programma é di tener conto dell’invito pressante di Papa Francesco che ha definito lo spreco alimentare un peccato grave perché chi lo commette spreca le risorse del pianeta sottraendole al consumo di chi viene derubato del necessario.
L’impegno contro lo spreco alimentare è da anni presente al De Filippi di Varese, istituto che insegna alle giovani leve a cucinare piatti buoni utilizzando anche ingredienti normalmente classificati come scarti, ottimizzando e riciclando alla perfezione gli ingredienti.
Quanto appreso, insieme a capacità e tenacia, hanno portato il futuro cuoco alla vittoria. Russell Gutierrez, osannato dai compagni di classe, cui ha dedicato la vittoria, è uno studente modello tutto scuola e lavoro: oltre allo studio è impegnato tre giorni alla settimana nell’apprendistato in un noto ristorante di Casorate Sempione, perché («ormai sono grande») aiuta la famiglia, immigrata una decina di anni fa dalle Filippine. Si è preparato con metodo per affrontare la gara, dopo aver saputo che l’Istituto era stato contattato per partecipare alla trasmissione. Ha provato e riprovato con caparbietà tre piatti per mesi, sino alla prova. Durante la gara, pur senza disporre di uova né di pomodoro, senza un aiuto-cuoco come l’avversario, per le penalità accumulate nei quiz, nei 20 minuti a sua disposizione ha realizzato dei mondeghili senza carne, sostituita da avanzi di pane, posti su letto di spinaci al burro e crema di formaggio ricevendo i complimenti e l’apprezzamento di un palato raffinato e ben allenato come si è definita la giudice Anna Moroni e il voto favorevole anche del terzo giurato, Franco di Pietro
Il messaggio della trasmissione, valorizzare gli scarti, è affidato ai concorrenti allievi degli istituti alberghieri, i futuri cuochi di domani, educati a un consumo consapevole che impone l’utilizzo di tutte le parti dei prodotti, il rispetto della qualità della materia prima e quello della stagionalità del territorio.
Il pane è stato il tema della prima puntata e il terzo giudice, Franco di Pietro, è fondatore e CEO di Biova – la biova è la tipica pagnotta piemontese – un’azienda di Bosconero che dal 2018 produce una birra realizzata con pane recuperato.
La Biova project recupera il pane invenduto nella grande distribuzione e nelle panetterie, lo trasforma opportunamente e, dopo la fermentazione, ne ricava birra usando un processo attuato già nell’antico Egitto.
I numeri: 100 kg di pane sostituiscono 300 kg di malto d’orzo e servono a produrre 2500 litri di birra: si riduce non solo lo spreco alimentare, ma si riduce anche il CO2 nell’atmosfera perché 100 kg di pane avanzato equivalgono al 30% del malto necessario alla produzione; e il malto è coltura che necessita di moltissima acqua, di concimi, di energia per la tostatura; si aggiunge il trasporto.
Da anni catene di supermercati consegnano a mister Bova il pane invenduto che lo trasforma in birra a marchio del supermercato.
Non buttate via niente, ad esempio il pane.
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