Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Politica

LA SVOLTA, CON FIDUCIA

GIUSEPPE ADAMOLI - 03/03/2023

schleinLe primarie del Pd sono terminate con la leadership di Elly Schlein che ha il diritto-dovere di esercitarla pienamente. Riuscirà a realizzare l’alternativa a questo governo? La strada resta in salita ma è su questo che andrà giudicata con serenità e con calma.

Intanto ha portato l’entusiasmo di cui c’era bisogno e il Pd ha mostrato una capacità di mobilitazione che moltissimi non si aspettavano. Chi ha paura della svolta, perché di ciò si tratta, non aveva capito che questo era ciò che sognava la base elettorale. Sia pure con molte incertezze ero fra loro, ma adesso ho molta fiducia. Perché questa fiducia?

Perché sono convinto che l’unità intorno alla nuova leader lascerà il giusto spazio ad un confronto sincero e leale sulle idee, sui metodi, sulle scelte concrete. Con il risultato, ad esempio, che si potrebbe riportare alla base sociale la scelta dei candidati nelle Istituzioni restringendo il solco con Roma.

Il Pd che serve all’Italia è una forza politica che abbraccia un preciso orizzonte sociale, che sceglie di stare nella scia della sua storia, anzi delle sue storie plurali, come fu l’intuizione della sua fondazione nel 2007. Guai ad abbandonarla e penso che Schlein non lo farà, altrimenti ne trarrei le conseguenze.

Non si tratta di rappresentare le classi sociali di un tempo ma di far crescere l’economia del lavoro e della sostenibilità ambientale in modo che si possa rispondere alle esigenze delle persone e delle famiglie che sono in gravi difficoltà, che si sentono emarginate per mille motivi, che non riescono a mandare i figli a scuola – la vera uguaglianza di partenza da assicurare a tutti.

Dopo, ma soltanto dopo questo lavoro, viene la questione delle alleanze. Mi auguro che abbia ragione Prodi: “Se il Pd facesse vere e credibili proposte di riforma metterebbe d’accordo gli altri oppositori”.

Questo è un traguardo che sarà raggiungibile se si verificano tre casi insieme. 1) Se Calenda e Renzi si renderanno conto che non c’è spazio per un centro politico autonomo e decisivo per le sorti di un Paese dove è cresciuta enormemente la volontà del bipolarismo. 2) Se Conte, che ha governato per quattro anni, si accorgerà di trovarsi davanti il muro del pianto proseguendo sulla strada isolazionista. 3) Se il Pd si rinnoverà fortemente senza rinnegare nulla delle sue originarie finalità.

Una cosa mi pare certa, Elly Schlein non corre il rischio del super ego dei tre personaggi che ho appena citato: è la leader di un partito ancora debole ma vero, strutturato nei territori e attentamente critico. Un partito nel quale dovrebbe essere finita la fase delle scissioni: non ingannino le singole defezioni.

Adesso è prioritario fare opposizione al governo senza sconti e senza pregiudiziali. Sarà questo che metterà in evidenza le aggregazioni più credibili per il bipolarismo del futuro che per essere attuabile dovrà vedere il Pd con un ruolo centrale.

Su questo convergono sia Schlein che Bonaccini.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login