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Cultura

PICO & STEVE

RENATA BALLERIO - 24/02/2023

limiteLa XIX edizione di Filosofarti di Gallarate, l’importante Festival della Filosofia che dà lustro a tutta la cultura varesina, è iniziata il 12 febbraio e proseguirà con un ricchissimo programma fino al 18 marzo. Tema di quest’anno è “Limite/Illimite”. E ancora una volta la sfida è affrontare una questione complessa da più punti di vista, cercando di coinvolgere tutti: dai bambini agli studiosi, dagli adulti con solida cultura a quelli solo curiosi di cultura. Appunto senza limiti. Tutti, però, provocatoriamente sfidati dal suggestivo confronto tra limite e l’illimite, parola poeticamente evocativa.

In questa lunga agorà culturale si parlerà dell’infinito intrattenimento, fra cinema e televisione, riflettendo su Andy Warhol e di Educare al limite con Massimo Cacciari (in questo caso posti già esauriti). Si ascolterà un’intervista a Noam Chomsky o si potrà assistere alla conferenza di Gherardo Colombo relativa a Regole e limiti per una società a misura d’uomo. Non mancheranno mostre fotografiche e spettacoli, interventi con sguardi al futuro e alla terribile attualità.

Dobbiamo anche ammettere che l’argomento ci obbliga, oltre al programma densamente strutturato, a pensare al nostro modo di intendere il limite (e, se preferiamo, il suo opposto). Il limite è mancanza? Oppure confine? O addirittura difetto? È sommario giudizio etico, quando affermiamo con supponenza che viviamo in un’epoca in cui troppo spesso non c’è più limite alla decenza? O forse non ci interroghiamo abbastanza se e come mettiamo talvolta a qualcuno i bastoni tra le ruote. A volte gli adulti – riconosciamolo – mettono inopportuni limiti ai giovani.

Ogni domanda avrà approcci e risposte diverse. Alcune esistenziali, altre specifiche. Ad esempio un matematico penserà alla lunga storia del concetto di limite. Alcune saranno riflessioni filosofiche, altre sociologiche. Acuta una interpretazione di Chomski: “Il modo intelligente per mantenere le persone passive ed obbedienti è limitare rigorosamente lo spettro di opinioni accettabili”.

Si potrebbe continuare perché davvero il limite è connaturato in ogni singolo istante della vita umana, come ci ricorda un interessante saggio di Andrea Gentile, intitolato Filosofia del limite.

In questa tempesta del cervello, se vogliamo rinunciare solo al ben noto termine brainstorming ma non alla ricchezza di associazioni di idee, ci tornano in mente le parole che Steve Jobs pronunciò in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi alla Stanford University nel giugno del 2005: Il nostro tempo è limitato per cui non lo dobbiamo sprecare… Non facciamoci intrappolare dai dogmi… non lasciamo che il rumore delle opinioni offuschi la nostra voce interiore. Potremmo tradurre: non facciamoci limitare dalle opinioni.

Neppure quelle legittime di esaltare o di cogliere i difetti e le controversie di cui Jobs fu protagonista. Riconosciamogli certamente il merito di essere stato un visionario, di guardare cocciutamente oltre l’orizzonte e, se vogliamo stare sul tema, di superare certi limiti. In fondo a modo suo ci ricordò il valore della libertà umana. E ben sappiamo che la libertà umana ci rimanda alla dignità.

Liberi di scegliere di accettare i limiti o di andare oltre. Ce lo insegnò qualche secolo fa Pico della Mirandola.

Per nostra curiosità e per pura coincidenza Pico e Steve nacquero entrambi il 24 febbraio. Questo poco conta ma è importante che entrambi continuano a provocarci. Certamente non dobbiamo limitarci a pensare a Pico solo per la sua memoria prodigiosa e a Steve per una mela morsicata. Insomma non dobbiamo limitare la nostra conoscenza a slogan o a stereotipi.

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