Una stagione intera in 80 minuti, forse in 120. È il destino che attende l’Amca Elevatori Handicap Sport Pallacanestro Varese, attesa sabato 11 febbraio, in casa, dal primo scontro playout contro la PDM Treviso. In palio la salvezza e la conseguente possibilità di disputare anche la prossima stagione nel campionato di serie A di basket in carrozzina.
È stata una stagione molto complicata per la formazione varesina guidata dall’allenatore Fabio Bottini. Per la prima volta nella sua storia, la squadra biancorossa non è riuscita a vincere neppure una partita della prima fase di campionato: dieci gare e altrettante sconfitte.
Sono lontani i tempi, era il 2013, in cui l’Handicap Sport Varese (con il marchio Cimberio sulle maglie, a quel tempo sponsor anche della Pallacanestro Varese) otteneva la promozione in serie A e nel successivo campionato si classificava immediatamente a ridosso dei giganti Cantù e Roma, all’epoca dominatori del basket in carrozzina nazionale.
Memorabile anche l’organizzazione, nel 2014, dell’All Star Game, evento capace di richiamare al palasport di Masnago circa 3000 spettatori, così come la “final four” di Coppa Italia nel 2015 (tuttavia con la grande delusione di non potervi prendere parte).
Sino al 2019 l’Handicap Sport ha saputo reggere il passo ai massimi livelli, con grandi sforzi ma anche con ottime intuizioni da parte del presidente Carlo Marinello e del suo vice Antonio Bazzi; da ricordare anche la partecipazione costante e sempre onorevole a diverse manifestazioni internazionali.
In quell’anno, però, anche a seguito di alcune circostanze in cui la dea bendata davvero ha finito col dimenticarsi dei colori biancorossi, giunse la retrocessione in serie B.
Seguirono due campionati di vertice in serie B, tuttavia non premiati da un esito positivo: nel 2020, con i varesini lanciatissimi (otto vittorie in altrettante partite), la pandemia costrinse alla sospensione del torneo; nel 2021 invece la corsa degli uomini di Fabio Bottini si fermò agli spareggi per la promozione che, a Firenze, premiarono i padroni di casa.
Lo scorso anno, però, tutto è filato liscio e con la promozione è giunta di nuovo la possibilità di giocare in serie A.
Nel basket in carrozzina, così come in quasi tutte le competizioni sportive, sono i soldi a determinare successi e insuccessi. Le casse della società varesina, alla fine della scorsa stagione, non traboccavano di tesori, così si è deciso di puntare tutto o quasi sui giocatori di casa con un unico rinforzo straniero, il giovane argentino Lucas Gabriel Silva.
Purtroppo la squadra varesina non si è rivelata al livello richiesto nella massima categoria e ora dovrà cercare il miracolo per garantirsi la partecipazione al prossimo campionato di serie A.
Treviso non è un ostacolo insuperabile, nella stagione regolare ha vinto solo le due partite contro Roma che (al pari dei biancorossi varesini) non ha mai vinto.
La retrocessione non rappresenterebbe un dramma ma sicuramente sarebbe un vero peccato, anche alla luce del recente accordo che, per desiderio di Luis Scola, ha condotto l’Handicap Sport sotto l’egida della Pallacanestro Varese.
I playout si disputano, come s’è detto, al meglio delle tre sfide. Si comincia sabato 11 febbraio al PalaCus dell’Università dell’Insubria (si gioca alle 16.30 con ingresso come sempre gratuito), con replica a Treviso sabato 18 febbraio. In caso di una vittoria per parte, si disputerà una terza partita di nuovo a Treviso.
Nell’altro playout saranno di fronte Roma e Porto Torres (con i sardi nettamente favoriti).
Sabato 11 febbraio avranno inizio anche i playoff con i quarti di finale, in programma però su due sole partite e con la differenza canestri a decidere in caso di un successo per parte. Gli accoppiamenti: Reggio Calabria-Porto Potenza Picena, Bergamo-Cantù, Firenze-Sassari e Giulianova-Padova. Con l’eccezione di quest’ultima sfida, i favori del pronostico per il passaggio in semifinale sono tutti per le squadre impegnate in trasferta nel primo turno.
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