Dopo la vittoria di Lula il credito e gli investimenti sociali torneranno al Brasile per sostenere la causa di una nuova bioeconomia per l’Amazzonia.
Il Brasile potrà raggiungere un rating di credito più elevato rispetto al precedente governo Bolsonaro, avendo molti punti di forza come l’economia verde, l’energia sostenibile, la produzione alimentare, l’estrazione mineraria e i servizi, comprese le istituzioni scientifiche e le università.
Lula, detenendo la presidenza del G20 nel 2024 e forse ospitando la COP30 nel 2025, potrebbe contribuire a riformare l’architettura globale – compresa la finanza e la politica estera – per il vantaggio dello sviluppo sostenibile.
È stata resa operativa un’iniziativa senza precedenti, che ha riunito 240 scienziati provenienti da otto paesi dell’Amazzonia ed ha prodotto l’analisi più completa della regione. Ora il panel lavorerà con i governi regionali per aiutare a identificare i migliori percorsi per lo sviluppo sostenibile della regione amazzonica, per la fine della deforestazione, il ripristino di milioni di ettari di terra degradata.
Poiché la crisi climatica globale continuerà a peggiorare nei prossimi anni, sono necessarie molte più azioni politiche, investimenti nell’energia verde e finanziamenti per il clima. Questo avverrà più facilmente con Lula. Gli eventi a Brasilia con l’invasione del Planalto sono stati inquietanti, eppure, rafforzeranno la democrazia esponendo a critica serrata gli abusi di potere e la retorica dei politici demagoghi.
Certamente il ministro dell’Ambiente e dei cambiamenti climatici Marina Silva (l’assistente di Chico Mendez prima del suo assassinio) dovrà affrontare molte sfide. La deforestazione deve finire e deve iniziare uno sviluppo veramente sostenibile.
Il presidente Lula svolgerà un ruolo enorme nell’accelerare l’azione globale. È rispettato in tutto il mondo. La sua leadership farà una grande differenza. È per questo che gli Stati Uniti dovrebbero porre fine al boicottaggio e alle sanzioni contro il Venezuela, in modo che l’America Latina possa riunirsi attorno all’obiettivo comune dello sviluppo sostenibile. Gli Stati Uniti dovrebbero porre fine alla “guerra alla droga” che ha militarizzato gran parte dell’America Latina e passare a un approccio sociale alla tossicodipendenza.
Il Brasile potrebbe essere in grado di contribuire a riformare l’architettura globale, comprese la finanza e la politica estera, a vantaggio dello sviluppo sostenibile. Il presidente Lula è anche un grande pacificatore, che lavorerà con altri paesi per porre fine alla guerra in Ucraina attraverso la diplomazia piuttosto che l’escalation militare.
A contrasto con questa visione di giustizia sociale e ambientale voglio citare un episodio che riguarda il governo e l’apparato militare italiano.
La Società consortile Iveco-Oto Melara (CIO) collegata a Leonardo SpA si è aggiudicata la gara per fornire all’esercito brasiliano blindati su gomma Centauro II, battendo le concorrenti canadese e cinese.
I giornali italiani del 28 novembre 2022 davano la notizia esaltando l’eccellenza tecnica italica e citando parole di plauso del ministro della difesa Guerini e dell’ambasciatore di Brasilia. La fornitura prevedeva la consegna di 96 blindati per 900 milioni di euro, con potenziale fino a 220 veicoli.
L’Italia si conferma sempre di più come Paese grande esportatore di armi, da quelle leggere a quelle pesanti, e il governo, nelle sue articolazioni dei ministeri della difesa e degli esteri, diventa un commesso viaggiatore di armi interessato in primo luogo ad allargare il proprio mercato.
L’eccellenza tecnica italiana nel mondo potrebbe essere applicata al settore medico-sanitario, alla raffinata messa a punto di energie rinnovabili, all’infinito campo dei beni culturali e rimarrebbe sempre eccellenza.
Il contratto avrebbe dovuto essere firmato entro il 5 dicembre 2022. Si dà il caso che il 5 dicembre fosse solo 25 giorni prima della fine del governo sconfitto nelle elezioni del 30 ottobre e poi rivelatosi complottista. L’Italia avrà firmato un contratto di questa portata con politici che calpestano il sistema elettorale e dato loro di fatto legittimità? Spero proprio di no, ma non ho notizie certe al riguardo.
You must be logged in to post a comment Login