Varese provincia violenta, insicura e dalla giustizia lacunosa. L’ultima goccia viene dall’inaugurazione dell’anno giudiziario, in cui nella corposa relazione di 250 pagine, il presidente della corte d’Appello di Milano Giuseppe Ondei cita più volte il territorio varesino e non in termini positivi: reati maggiormente contro la persona al nord, più contro il fisco e il patrimonio al Sud, dove il maggior “fermento” economico si accompagna anche con una presenza mafiosa record. Il tutto condito da spaccio di stupefacenti e riciclaggio, favoriti nella parte nord anche dalle aree boschive e dalla vicinanza con la Svizzera. Dalla relazione emerge impietosamente la carenza di organici soprattutto nel Tribunale di Varese, che si accompagna con più lentezza nella definizione delle pendenze.
I segnali erano già arrivati con l’indagine 2022 della Qualità della Vita del Sole 24 Ore. Se Varese si colloca 43esima tra 107 province, delle sei macro-categorie analizzate proprio la “Giustizia e Sicurezza” é quella più deludente, con un 67esimo posto e un crollo di 35 posizioni, che ci vede stretti tra Crotone, Trapani, Rieti, Perugia e Taranto, Potenza, Matera, Lecce.
In particolare siamo in posizione 64 (più alto é il numero peggiore è la posizione) per delitti denunciati ogni 100 mila abitanti, 68 sono quelli per reati di droga, 83 per furti con strappo (gli scippi), 76 per rapine stradali, 70 per furti di in abitazione, 79 per denunce di estorsione e addirittura 106 per riciclaggio e impiego illegale di denaro. Quest’ultimo indice corrisponde a 9,3 denunce ogni 100 mila abitanti, quasi quattro volte oltre la media nazionale, che è 2,5. A far peggio, in Italia, ci sarebbe solo Foggia, ma la cosa curiosa è che a precederci ci sono le province di Verbania, Aosta, Trento, Napoli, Rovigo, Modena.
A parte Napoli, nessuna è del profondo Sud e allora o si tratta di province in cui il contrasto è maggiore, e quindi più frequenti sono le denunce, oppure girano più soldi… o entrambe le cause. In questi giorni, intervistato dal Corriere della Sera sulla presenza della mafia, il magistrato Lorenzo Lentini, in carica a Milano ma nativo di Campobello di Mazara, il comune dove negli ultimi anni viveva Matteo Massina Denaro, dichiarava: «I veri interessi sono qui al Nord. Da questo punto di vista c’è più mafia a Milano che a Campobello». Notizie non nuove, culminate con la clamorosa operazione della Guardia di Finanza di Varese resa nota il 30 gennaio: un sequestro preventivo da 52 milioni di euro e 65 indagati per un giro di false fatture su disposizione della Procura di Napoli.
Dal nord al sud della provincia – con i due Tribunali di varese e di Busto Arsizio – cambiano le fattispecie di reati. Ai primi dello scorso ottobre Daniela Borgonovo, Procuratore della Repubblica a Varese, denunciava 5 omicidi in 7 mesi del 2022 e ricordava come la Procura avesse iscritto 225 procedimenti per maltrattamento, 48 per violenza sessuale, 134 per stalking. Il solo Pronto Soccorso del capoluogo aveva registrato 55 violenze a carico di donne, 12 violenze sessuali. Aggiungeva Borgonovo: “Cinque casi di omicidio in un circondario come quello di Varese in mezzo al verde e in famiglie che hanno un minimo di benessere economico, una casa e un lavoro è qualcosa che non avevo mai visto negli anni precedenti”.
A Busto Arsizio, denuncia il presidente della Corte d’Appello di Milano, il territorio caratterizzato da “un’elevata densità industriale e di terziario”, deve far fronte “al forte radicamento della criminalità organizzata, in particolare proprio nella zona circostante l’aeroporto di Malpensa”. A preoccupare qui sono soprattutto i reati di stampo mafioso. Sul totale dei delitti appartengono a questa categoria il 3,7% di quelli totali: il triplo della media del distretto milanese (1,1%), molto più quindi della percentuale della stessa Milano (1,0%), di Varese (1,1%), di Como (0,9%), di Monza (0,4%), ma non troppo lontano da centri minori come Sondrio (2,4%) o Lodi (2,4%). Un dettaglio: i reati penali in materia di stupefacenti sono stati il 7,7% di quelli trattati nel distretto di Milano (1085 in totale), con valori poco sotto la media a Varese (29, pari al 6,6%) e sopra (90, pari al 9,2%) a Busto Arsizio.
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