Una riflessione sul mondo che ci attende è la proposta educativa che due importanti scuole di Varese, il Liceo Scientifico Galileo Ferraris e l’Istituto De Filippi – rispettivamente guidate dai professori e dirigenti scolastici Marco Zago e Giovanni Baggio – faranno a un nutrito gruppo dei loro studenti, sabato 28 gennaio nella sede della nota scuola alberghiera di via Brambilla 15. Orizzonte di riferimento saranno i prossimi trent’anni, un tempo lungo, ma non più di tanto vista la velocità con cui avvengono nel mondo i cambiamenti economici, le trasformazioni sociali, le evoluzioni tecnologiche.
Oggi viviamo nella quarta rivoluzione industriale 4.0 con l’intelligenza artificiale che si espande a vista d’occhio. Per lavorare per il futuro è diventato decisivo avere una visione prospettica, di lungo respiro. Questo deve essere detto con chiarezza prima di tutto a chi ha la responsabilità della crescita dei giovani e della loro formazione. Programmare il futuro per le classiche cinque annualità è ormai una scorciatoia che quasi sempre non porta lontano.
Per questa ragione l’incontro sul futuro in programma sabato prossimo al De Filippi prenderà come riferimento un libro, “Varese 2051” – Come sarà Varese fra 30 anni”, uscito un anno e mezzo fa in piena pandemia, che accoglie, oltre a quelle degli autori (Cesare Chiericati e Antonio Martina) le riflessioni e le previsioni di esperti, di giovani, di insegnanti, di testimoni in campo sociale, economico, politico, ambientale.
Dopo la ricostruzione del contesto globale (teoria delle reti del fisico ungherese Làzlo Barabasi, il ruolo dell’Ue nel mondo, i rapporti tecnologia –società), si approda a Varese e al suo territorio grazie a una stimolante intervista con Robi Ronza sulla Cina e le nuove vie della seta. Nel territorio varesino le trasformazioni, in particolare quelle economiche e sociali sono state profonde, le antiche vocazioni turistiche soppiantate di slancio da quelle industriali nel secondo dopo guerra. In una fase di emergenza economica, ambientale e sociale aggravata dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina, il futuro dipenderà sempre più dalla qualità e dalla velocità di intervento sia dei decisori pubblici sia di quelli privati.
Il territorio provinciale è al centro di un’area ad alto valore aggiunto economico dove nel tempo sono state costruite aggregazioni strutturate di imprese, di università (ben cinque considerando anche quelle ticinesi), di centri di ricerca e infrastrutture di trasporto come l’aeroporto di Malpensa, con la sua fiorente divisione cargo. Inoltre il collegamento con Alptransit, la grande trasversale ferroviaria alpina targata Svizzera, ha avvicinato il nord ovest della Lombardia con il nord Europa, oggi si va da Varese a Zurigo in meno di due ore e quaranta minuti. Tutto questo non in lande desolate ma in un contesto ambientale e paesaggistico di grande pregio in corso di crescente valorizzazione.
All’interno di questo quadro di riferimento va pensato il futuro della provincia e quello della sua popolazione anche con progetti coraggiosi come quello di un Tram Treno Varese – Laveno che sarà illustrato agli studenti da Lucia Zilio, Presidente del Rotary Club Ceresio e dal dottor Giovanni Arioli. Una sfida ambiziosa promossa dai Rotary del territorio con la Fondazione Comunitaria del Varesotto e con l’Università dell’Insubria.
Programma
Ore 9,00 Saluti di benvenuto e introduzione all’incontro
You must be logged in to post a comment Login